Tokyo 2020, Malagò: “Missione è portare avanti la favola ai cinque cerchi”

"Vivo sensazioni indescrivibili perché sono e saranno delle Olimpiadi uniche da raccontare a figli e nipoti. C'è la consapevolezza di una missione che tutto il mondo olimpico sta portando avanti per tenere più viva e più forte che mai la favola dei cinque cerchi".

Foto Francesco Ammendola/Ufficio Stampa Quirinale/LaPresse

ROMA – “Vivo sensazioni indescrivibili perché sono e saranno delle Olimpiadi uniche da raccontare a figli e nipoti. C’è la consapevolezza di una missione che tutto il mondo olimpico sta portando avanti per tenere più viva e più forte che mai la favola dei cinque cerchi”. Cosi il presidente del Coni, Giovanni Malagò, parlando con i cronisti da Fiumicino in attesa della partenza per Tokyo. “In Giappone mi aspetto controlli rigidi come è giusto che sia per preservare il più possibile la tutela di tutti”, conclude. L’Italia arriva a Tokyo con “la squadra più forte di sempre”. Per gli esperti di Stanleybet.it, la squadra tricolore dovrà cercare di duellare con la Francia nel medagliere. I transalpini risultano favoriti a chiudere la rassegna con più medaglie rispetto all’Italia, a 1,55, mentre proprio gli azzurri si giocano a 2,25 nel testa a testa. Per la vittoria del medagliere l’Italia è ovviamente lontana dalle big e quotata a 300,00. Cifra rasoterra invece per gli Stati Uniti d’America, già capaci di prevalere a Rio de Janeiro 2016 con 121 medaglie: i bookie offrono il bis a 1,10. La sola Nazione che potrebbe impensiere gli statunitensi è la Cina, seppur lontana, a 7,50. Pagano infine 10 volte la posta giocata i padroni di casa del Giappone.

Sui grandi assenti

 “Ho parlato ieri pomeriggio con Matteo (Berrettini, ndr), tanta sfortuna. Era molto molto dispiaciuto, direi disperato. Ci teneva da morire e spiace che non lo possiamo sostituire ma è la vita, è lo sport”. Riguardo invece al golfista Francesco Molinari “ci teneva tantissimo ci ha provato fino all’ultimo. Renato Paratore è carico e sono sicuro che farà una bellissima figura”, spiega. Per quanto riguarda il medagliere infine “non cambia niente, non ci devono essere alibi”, ha concluso.

LaPresse

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