Ue, Juncker tuona: “No al nazionalismo malsano, è un veleno”

Il presidente della Commissione Ue avverte che chi lascia l'Ue perde i privilegi, ma Londra rimarrà partner

LP / AFP PHOTO / Emmanuel DUNAND

Milano (LaPresse) – Vorrei che alle elezioni europee del 2019 “che dicessimo no al nazionalismo malsano e sì al patriottismo illuminato. Il patriottismo è una virtù, mentre il nazionalismo è un veleno”. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Unione a Strasburgo ha detto il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker, nel suo ultimo discorso sullo Stato dell’Unione all’Europarlamento.

La Commissione europea presenterà “prima della fine dell’anno le proposte per rafforzare il ruolo internazionale” dell’euro nei confronti del dollaro. L’euro deve diventare lo strumento attivo della nuova sovranità europea”, ha detto Juncker definendo “aberrante” che il dollaro rimanga per lo più utilizzato dagli europei per le importazioni di energia.

Il presidente della Commissione Ue avverte che chi lascia l’Ue perde i privilegi, ma Londra rimarrà partner

Sulla Brexit è “necessaria una posizione unanime. Noi rispettiamo la decisione britannica, ma ci dispiace moltissimo. Chiediamo al governo britannico di comprendere che chi lascia l’Ue non può essere messo nella stessa posizione privilegiata di uno stato membro. Non si fa più parte del mercato unico. La Commissione Ue, il Parlamento e tutti gli Stati membri mostreranno lealtà e solidarietà quando si tratterà della questione del confine irlandese. E’ ncessario arrivare ad una soluzione che tuteli il nostro confine con l’Irlanda del nord. Difenderemo tutti gli elementi degli accordi. Sarà la Brexit a rendere il confine più visibile, non l’Unione Europea. Dopo il 29 marzo 2019, il Regno Unito non sarà mai un paese terzo ordinario, ma un partner molto stretto in termini economici, politici e di sicurezza. Per questo ho accolto con favore l’iniziativa del primo ministro May per accordi di sicurezza nel futuro. Ci deve essere una partnership basata su un’area di scambio equa e bilanciata. La Commissione sta negoziando giorno e notte per giungere a un accordo”.

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