WikiLeaks: Assange incriminato negli Stati Uniti

A febbraio la giustizia della Gran Bretagna ha confermato il mandato d'arresto per Assange

File photo dated 19/5/17 of Julian Assange, as talks between the UK and Ecuador over the future of Julian Assange at its London embassy have broken down, the South American country's Foreign Minister said. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Saturday February 24, 2018. Maria Fernanda Espinosa suggested British officials had been unwilling to negotiate over the Wikileaks founder's potential release. Earlier this month, a judge upheld an arrest warrant issued when Mr Assange skipped bail as he fought extradition to Sweden in 2012. The 46-year-old has been at the embassy ever since as he fears extradition to the United States for questioning over the activities of WikiLeaks if he leaves. See PA story POLITICS Assange. Photo credit should read: Dominic Lipinski/PA Wire

Washington (LaPresse/AFP) – Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, che nel 2010 ha pubblicato documenti segreti americani, è stato incriminato negli Stati Uniti. I procuratori hanno rivelato inavvertitamente, nell’ambito di un altro caso, l’esistenza dell’incriminazione considerata segreta, ha fatto sapere la stessa WikiLeaks. La natura esatta dei capi d’accusa non è nota. “Scoop: il dipartimento di Giustizia americano rivela ‘accidentalmente’ l’esistenza di capi d’accusa segreti (o di progetti di tali capi d’accusa) contro il direttore di WikiLeaks, Julian Assange. In quello che pare un errore di copia-incolla in un altro caso ugualmente presentato nel distretto est della Virginia”, ha scritto l’organizzazione su Twitter.

A febbraio la giustizia della Gran Bretagna ha confermato il mandato d’arresto per Assange
La giustizia britannica ha deciso di confermare il mandato d’arresto nei confronti del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange. La giudice Emma Arbuthnot ha respinto il secondo tentativo dell’australiano. Di far revocare la misura nei suoi confronti. A causa del mandato d’arresto verrebbe arrestato, se uscisse dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra dove è rifugiato dal 2012 per evitare l’estradizione in Svezia. Lì è stato accusato di presunti aggressione sessuale e stupro, accuse che lui respinge. La giudice non ha accolto la posizione degli avvocati difensori, secondo cui mantenere il mandato d’arresto non sarebbe più nell’interesse pubblico.

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