Torna il Torino Film Festival: tra gli italiani Moretti e Mastandrea

Tra gli altri eventi da non perdere, un restauro girato da Ettore Scola e una giornata dedicata a Ermanno Olmi

Nanni Moretti, the director, at the Hollywood Foreign Press Association press conference for "Mia Madre" held in Beverly Hills, California on November 15, 2015. Photo by: Yoram Kahana_Shooting Star. NO TABLOID PUBLICATIONS. NO USA SALES FOR 30 DAYS.Photo by: Yoram Kahana_Shooting Star/LaPresseOnly Italy

TORINO (LaPresse) – Oltre 130 lungometraggi, 34 anteprime mondiali e 15 film inediti in Italia. Sono i numeri della prossima edizione la trentaseiesima, del Torino Film Festival, che si svolgerà dal 23 novembre al primo dicembre.

Torino Film Festival, i paesi rappresentati

I Paesi rappresentati sono Polonia, Austria, Lussemburgo, Germania, Francia, Belgio, Grecia, Italia, Ungheria, Danimarca, Islanda, Brasile, Filippine, Stati Uniti, Canada. Incentrata sul cinema giovane, la selezione dei film in concorso si rivolge alla ricerca e alla scoperta di talenti innovativi che esprimono le migliori tendenze del cinema indipendente. E’ il cinema del futuro, rappresentativo di generi, linguaggi e tendenze.

Sta racchiuso tra due Presidenti, il Festival edizione 36. Il primo è Gary Hart, l’uomo che non fu presidente, il candidato democratico americano che piaceva ai giovani e ai progressisti. E che fu costretto a ritirarsi dalla corsa elettorale nel 1987 a causa di uno scandalo sessuale, protagonista del film di apertura del festival: ‘The Front Runner’ di Jason Reitman.

Tra gli italiani Nanni Moretti e Valerio Mastandrea

L’altro è il grande Salvador Allende, presidente del Cile dal 1970 all’11 settembre del 1973, quando morì durante il colpo di stato che portò al potere la giunta militare guidata dal generale Pinochet. ‘Santiago-Italia’ di Nanni Moretti, che chiude il TFF, rievoca attraverso testimonianze e documenti dell’epoca il Cile di quei mesi. E in particolare il ruolo dell’ambasciata italiana a Santiago, che offrì rifugio a centinaia di dissidenti e perseguitati politici.

Nel mezzo, vi sono 133 lungometraggi, 34 anteprime mondiali, 23 internazionali, 59 italiane. Per arrivare al programma presentato oggi sono stati visionati oltre 4.000 titoli. E tra i 15 film in concorso, tra gli italiani, c’è anche Valerio Mastandrea con il suo ‘Ride’.

Gli eventi da non perdere

Il guest director è Pupi Avati, diviso far le due passioni, cinema e musica che propone i suoi indimenticabili ‘Unforgettables’. Mentre il Gran Premio Torino sarà consegnato a Jean-Pierre Léaud giovedì 29 novembre alle 20.15 al Cinema Massimo 3, prima della proiezione del film diretto da Jean Eustache, ‘La maman et la putain’.

Tra gli altri eventi da non perdere, il restauro di ‘Trevico-Torino’ girato da Ettore Scola (con una presentazione di Diego Novelli) nel 1973, restaurato con la collaborazione alle ricerche dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico di Roma. E con il sostegno della famiglia Scola che ha autorizzato l’accesso ai negativi del film.

Una giornata sarà dedicata a Ermanno Olmi

Nei giorni del Festival ci sarà anche una giornata dedicata a Ermanno Olmi, narrato attraverso le sue opere. Dai cortometraggi industriali degli anni ’50, dall’ironia lucida del ‘Il Denaro’ fino alla scommessa della sua ‘Ipotesi Cinema’, la scuola di cinema o ‘bottega d’arte’ di Bassano del Grappa con Paolo Valmarana.

Apocalisse, la sezione dedicata ai grandi eventi catastrofici, sia reali sia simbolici: 11 i titoli in programma, quattro produzioni francesi e in lista anche un’anteprima mondiale. ‘Lifs Cinematica Imperfections’ del regista siriano di origine armena Avo Kaprealian.

Torna la sezione ‘Italiana.corti’ dedicata ai cortometraggi italiani inediti, caratterizzati da ricerca e originalità di linguaggio. 12 i titoli in competizione divisi in 3 programmi in cui si alternano le forme del cinema. Dal mélo all’animazione, dal documentario alla rievocazione storica, dalla performance d’artista al diario visivo.

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