ROMA – L’Italia eviterà la procedura di infrazione perché l’economia, dopo la brusca frenata di fine anno, ora è in ripresa, l’azione del governo la sta accompagnando e il deficit potrà fermarsi anche sotto il 2,4% senza bisogno di una nuova manovra: lo afferma il ministro dell’Economia Giovanni Tria al Festival di Trento, mostrandosi ottimista e tranquillo sui conti italiani e rispetto all’interlocuzione in corso con Bruxelles. Inoltre il capo di via XX Settembre assicura che tutti nell’esecutivo gialloverde, anche la Lega, sono in sintonia nel rispettare le regole europee
Tria ottimista
Senza entrare nei dettagli della risposta al richiamo sul debito, che il Tesoro invierà entro oggi alla Commissione, Tria delinea i “fattori rilevanti” che portano a una visione “divergente” con Bruxelles, sicuro che le spiegazioni saranno sufficienti a sventare correzioni in corso d’anno: le cose “stanno andando per il verso giusto, quindi non ce ne sarà bisogno” dice, spiegando che anche nell’incontro con il vicepremier Matteo Salvini si sono affrontati i problemi dell’economia e le strategie per il rilancio della crescita anche alla luce “delle ultime proiezioni”.
Il programma fiscale va avanti
Il leader della Lega si è presentato di buon mattino a via XX Settembre con tutto lo stato maggiore economico del suo partito (anche Claudio Borghi e Alberto Bagnai, oltre al sottosegretario Giancarlo Giorgetti e il viceministro Massimo Garavaglia): anche alla luce della forza elettorale incassata dal voto europeo, Salvini non fa mistero del pressing sul Tesoro per andare avanti con il programma fiscale ‘verde’ che passa da una pace fiscale prorogata e rafforzata, aperta anche alle imprese, alla flat tax che vuole portare, come disegno di legge, già al prossimo Consiglio dei ministri.
Collaborazione con l’Europa
“Abbiamo discusso dell’atteggiamento da tenere nei confronti dell’Europa, della necessità di sbloccare i cantieri e le grandi opere, in generale del rilancio economico del Paese – spiega Salvini – E a Bruxelles si risponderà educatamente e con numeri positivi che metteranno il Paese al riparo da ulteriori lettere o infrazioni”.
Più risorse
Il leader leghista fa accenno al fatto che “lo Stato sta incassando più del previsto e sta spendendo di meno” , guardando all’andamento proprio della pace fiscale che si vuole riaprire e, probabilmente, ai risparmi che si potranno ottenere in particolare dal reddito di cittadinanza. “Noi siamo convinti che i cosiddetti mercati e i signori dello spread abbiano solo da guadagnare dai progetti di riduzione delle tasse che il governo vuole portare avanti e da un’Italia che cresce non dello zero virgola Ma per il 2019 siamo abbastanza tranquilli di raggiungere se non migliorare gli obiettivi concordati con Bruxelles”