Trump: “Gli Stati Uniti non saranno un campo per migranti”. L’Onu attacca

"I bambini non vanno traumatizzati separandoli dai genitori. L'unità della famiglia va preservata", ha fatto sapere tramite il portavoce dell'Onu

LP / AFP PHOTO / SAUL LOEB

WASHINGTON (USA) (LaPresse/AFP)“Gli Stati Uniti non saranno un campo per migranti”. Sull’immigrazione Donald Trump mostra fermezza. Nonostante la bufera che si abbatte sulla sua amministrazione. Da quando è emerso che dal 19 aprile al 31 maggio, quindi in sole sei settimane, sono circa 2mila i bambini che sono stati separati dai genitori. Fermati per essere entrati illegalmente negli Stati Uniti, in virtù della nuova ‘tolleranza zero’ al confine tra Usa e Messico.

Anzi addirittura Trump, per giustificare la sua linea dura, tira in ballo l’Europa e la Germania. Agitando lo spettro di una presunta immigrazione fuori controllo in Ue

“Non vogliamo che quanto succede con l’immigrazione in Europa succeda anche da noi!”, ha scritto su Twitter. Definendo un “grande errore” da parte dell’Europa il fatto di “permettere l’ingresso a milioni di persone che hanno cambiato in modo così forte e violento la loro cultura”. Poi si è scagliato contro Angela Merkel, in crisi con il suo alleato bavarese di governo Csu proprio sulle politiche migratorie: “Il popolo della Germania si sta rivoltando contro la sua leadership mentre l’immigrazione sta scuotendo la già debole coalizione di Berlino.

Contro la politica degli Stati Uniti ha puntato il dito, cosa rara, anche il segretario generale delle Nazioni unite. “I bambini non vanno traumatizzati separandoli dai genitori. L’unità della famiglia va preservata”, ha fatto sapere tramite il portavoce. Dopo che in mattinata già l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, aveva esortato Washington a smettere definendo la politica della Casa Bianca “irragionevole”.

“Il pensiero che uno Stato cerchi di scoraggiare i genitori infliggendo tali abusi ai bambini è irragionevole”.

Il braccio di ferro sembra ormai chiaramente destinato a spingere una riforma dell’immigrazione in stallo da mesi al Congresso

In inverno alcuni repubblicani moderati e dei democratici avevano accettato di finanziare il muro alla frontiera con il Messico. In cambio della regolarizzazione di centinaia di migliaia di ‘Dreamers’. Essi sono i giovani arrivati negli Usa quando erano minorenni insieme ai genitori irregolari. Ma la volontà di Trump di inserire un tetto all’immigrazione illegale aveva fatto saltare l’ipotesi di questa riforma. Il presidente, secondo il Wall Street Journal, potrebbe incontrare i repubblicani al Congresso martedì.

“Se costruiamo il muro, se approviamo una legge per porre fine al non diritto, non dovremo più affrontare queste scelte terribili”, ha argomentato il ministro della Giustizia, Jeff Session, durante una visita a New Orleans.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome