Trump riceve Bolsonaro, Usa e Brasile sempre più vicini

Il presidente degli Stati Uniti apre anche all'ipotesi Nato

WASHINGTON – Calorosa accoglienza alla Casa Bianca di Donald Trump per il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ammiratore dichiarato del magnate. “Il Brasile e gli Stati Uniti non sono mai stati così vicini”, ha detto il presidente degli Stati Uniti nello Studio ovale, elogiando la campagna elettorale incentrata sulla “rottura” condotta dall’ex militare e leader dell’estrema destra brasiliana. “Abbiamo molti valori in comune, ammiro Trump”, ha aggiunto Bolsonaro. E il magnate ha di riflesso affermato di avere “molte posizioni simili” alle sue. Dopo uno scambio di t-shirt delle squadre di calcio dei rispettivi Paesi (momento in cui il tycoon ha detto di “ricordare ancora Pelé”), Trump ha sottolineato che intende designare il Brasile come “grande alleato non-Nato”, o persino come “alleato Nato”, aprendo cioé alla possibilità di sostenere l’adesione all’Alleanza.

Tra i temi discussi, e le posizioni comuni, anche il Venezuela: Maduro, ha detto Trump, “non è altro che un burattino nelle mani di Cuba”, “chiediamo” che i membri delle forze armate smettano di sostenerlo. Ha anche ipotizzato “più dure sanzioni” verso il governo del presidente venezuelano, ribadendo che “tutte le opzioni sono sul tavolo”, perché “ciò che accade in Venezuela è una vergogna”. La posizione degli Usa e del Brasile sul tema Venezuela è la stessa: rifiutano il governo di Maduro, successore di Hugo Chavez, e riconoscono l’oppositore e presidente autoproclamato, Juan Guaido. Ricevendolo a febbraio a Brasilia, Bolsonaro lo aveva salutato come “fratello” e simbolo “di speranza”.

Bolsonaro ha poi sottolineato che sia lui, sia Trump, sono schierati contro le fake news. È uno dei temi che li accomuna, così come l’amore per Twitter, le critiche al multilateralismo, la postura ostile alla Cina, il rifiuto della lotta al cambiamento climatico e alla tutela ambientale. Per le analogie, Bolsonaro tra i tanti soprannomi si è visto affibbiare anche quello di ‘Trump dei Tropici’. E da quando a gennaio è salito al potere a Brasilia, l’ex militare ha dato voce a posizioni apertamente filo-Usa, rompendo con la tradizione della diplomazia brasiliana di tenersi ‘a distanza’ dalle grandi potenze.

Bolsonaro, in un’intervista all’emittente Fox News, ha elogiato anche il magnate sulla questione del muro al confine con il Messico: ha preso come contraltare la Francia, “le cui frontiere sono aperte senza filtro ai profughi”. “L’immensa maggioranza dei potenziali immigrati non ha buone intenzioni”, ha aggiunto, facendo eco alle affermazioni che Trump solitamente pronuncia sui migranti, che definisce “invasori” e “criminali”. Intanto, sullo sfondo c’è la collaborazione economica, mentre il Brasile ha annunciato lunedì che autorizzerà gli Usa a lanciare satelliti dal centro spaziale di Alcantara, nel Maranhao (luogo che per la sua posizione consente di risparmiare combustibile nei lanci).

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