Ucraina, Biden: “Putin un macellaio, non può rimanere al potere”. Missili a Leopoli

In foto il presidente Joe Biden (Foto AP/Evan Vucci)

ROMA – A conclusione del suo viaggio in Europa il presidente Usa, Joe Biden, ha lanciato un messaggio chiaro e durissimo al presidente russo, Vladimir Putin: non spostare l’attacco dall’Ucraina su “un solo centimetro del territorio della Nato”. Lo Zar, dice Biden durante l’incontro con i rifugiati ucraini in Polonia, “è un macellaio” e infine la stoccata: “Per l’amor di Dio, quest’uomo non può rimanere al potere”, ha detto al termine di un infuocato discorso pronunciato dal Castello reale di Varsavia, in cui ha rievocato i momenti più drammatici della guerra fredda.

Per il numero uno Usa infatti l’Occidente deve prepararsi a una lunga battaglia per la libertà che “avrà dei costi”. Immediata la risposta del Cremlino. “Non spetta a Biden decidere chi sia il leader della Federazione russa”, ha tuonato il portavoce Dmitry Peskov. A chiarire le parole del presidente Usa è stato poi un funzionario della Casa Bianca, secondo cui il commander in chief non avrebbe chiesto un cambio di regime a Mosca. Quello che intendeva dire il presidente “era che a Putin non può essere permesso di esercitare il potere sui suoi vicini o sulla regione. Non stava discutendo del suo potere in Russia o del cambio di regime”, ha specificato il funzionario.

Il Cremlino non ha digerito neanche l’accusa rivolta a Putin di essere un “macellaio”. Gli insulti personali “restringono la finestra di opportunità per migliorare le relazioni tra Mosca e Washington”, ha avvertito Peskov. Citando papa Giovanni Paolo II, Biden ha invitato tutti a “non avere paura”, ha ribadito il sostegno all’Ucraina e si è poi rivolto al popolo russo. “Non siete il nostro nemico”, “questa guerra non è degna di voi”, ha detto, ricordando poi che ogni generazione ha dovuto lottare per la democrazia.

Nel suo secondo giorno a Varsavia il presidente Usa ha incontrato i ministri degli Esteri e della Difesa dell’Ucraina, Dmytro Kuleba e Oleksiy Reznikov, per discutere di come “rafforzare la capacità di Kiev di combattere l’aggressione russa”. Reznikov ha parlato di “cauto ottimismo” dopo l’incontro, durante il quale Biden avrebbe promesso il sostegno di Washington “fino alla vittoria”. All’incontro hanno partecipato anche i segretari di Stato Usa Antony Blinken e Lloyd Austin che hanno garantito ai loro omologhi ucraini un “sostegno continuo”.

Biden ha poi avuto un colloquio con il presidente Andrzej Duda, a cui ha ricordato che per Washington l’articolo 5 della Nato che prevede l’intervento militare degli alleati in caso di un attacco a uno stato membro, è “un obbligo sacro”. La Polonia è uno dei paesi più esposti confinando con Bielorussia e Ucraina, nonché con la regione russa di Kaliningrad. E dall’inizio del conflitto ha dato accesso a migliaia di persone in fuga dalla guerra. Biden ha poi incontrato i rifugiati nello stadio di Varsavia, ha ascoltato le loro storie tra abbracci e selfie con i bambini.

Mentre proseguiva la visita, a pochi chilometri di distanza, oltre il confine ucraino, missili russi hanno colpito due volte la città di Leopoli, dove sono state spostate la maggior parte delle rappresentanze diplomatiche occidentali, compresa l’ambasciata italiana. Il governatore della regione, Maksym Kozytskyi, ha riferito che almeno 5 persone sono rimaste ferite nell’attacco, che ha colpito uno degli impianti industriali dove viene immagazzinato il carburante. I video girati nella città hanno mostrato fiamme e una densa colonna di fumo nero.

Le forze russe sono entrate nella città ucraina di Slavutych, hanno preso il controllo di un ospedale, e hanno sequestrato il sindaco, che sarebbe stato poi liberato, secondo quanto riportato dai media ucraini. A Chernihiv il sindaco, Vladyslav Atroshenko, ha affermato che la città è “completamente distrutta” e che 200 civili sono stati uccisi. A Odessa invece l’esercito ucraino è riuscito a respingere un tentativo di sbarco delle forze russe.

Venerdì il ministro della Difesa russo aveva affermato che l’obiettivo su cui si sarebbero concentrate le forze di Mosca sarebbe stata la “liberazione” del Donbass, facendo sperare in una de-scalation nel resto del Paese. Ma durante sabato gli attacchi sono proseguiti su tutto il territorio ucraino. “Non sono sicuro” che la Russia abbia cambiato strategia, ha affermato Biden.(LaPresse)

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