Ue, verso giro di vite su riciclaggio denaro dopo scandalo Danske

I ministri delle finanze dell'Unione europea hanno promesso un giro di vite sul riciclaggio di denaro. Ciò in seguito allo scandalo da 235 miliardi di dollari che ha investito l'istituto di credito scandinavo Danske, mettendo in cattiva luce gli standard di supervisione comunitari.

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Lussemburgo (Lussemburgo), 2 ott. (AWE/AFP) – I ministri delle finanze dell’Unione europea hanno promesso un giro di vite sul riciclaggio di denaro. Ciò in seguito allo scandalo da 235 miliardi di dollari che ha investito l’istituto di credito scandinavo Danske, mettendo in cattiva luce gli standard di supervisione comunitari. Questi accusati dai critici di lasciare troppe responsabilità ai regolatori nazionali, ai quali mancano competenze e personale. “Tutti hanno concordato oggi sulla necessità di una riforma, ma dobbiamo ancora discutere su come sarà nel lungo termine”. Lo ha affermato nella giornata dell’Ecofin il ministro delle finenze austriaco, Hartwing Loger, il cui Paese detiene al momento la presidenza Ue. La Danimarca, precedentemente considerata un leader nella lotta contro la corruzione e le frodi, è diventata un punto dolente dopo che intorno alla filiale estone della maggiore banca del Paese, Danske Bank appunto, si sono addensati sospetti di riciclaggio per miliardi di euro.

le spiegazioni

I ministri presenti ai colloqui hanno comunque difeso le loro strategie nazionali. Questo nonostante le critiche arrivate dall’esecutivo europeo a Bruxelles, per cui troppi Paesi fanno ancora troppo poco per implementare le normative comuni. “Sono determinata a correggere l’applicazione delle regole europee”, ha dichiarato la commissaria per la giustizia e la tutela dei consumatori, Vera Jourova, “non ci siamo”. Al cuore delle nuove iniziative che portebbero essere adottate c’è il rafforzamento dei poteri della Autorità bancaria europea, l’Eba, istituita nel 2010. L’agenzia, il cui quartier generale si sposterà da Londra a Parigi, potrebbe vedere le sue risorse aumentare, al fine di assicurare una vigilanza unica sulla lotta contro il riciclaggio. Laure Brillaud, dell’organismo di controllo indipendente Transparency International Eu, ha definito la proposta della Commissione “un passo nella giusta direzione”. Secondo Brillaud è infatti “piuttosto sorprendente che l’Ue abbia aperto le sue porte alla libera circolazione dei capitali. Strano  che abbia lasciato alle autorità nazionali le chiavi per la supervisione in merito al riciclaggio di denaro”.

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