Ue, Zingaretti attacca: “Debito colpa del Pd? E’ un ‘capolavoro’ del governo giallo-verde

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Nicola Zingaretti

ROMA Nicola Zingaretti lo mette in chiaro sin da subito. Il “capolavoro” di aver, in dodici mesi, fatto aumentare i debiti e ridotto la crescita è tutto del governo giallo-verde. E’ Luigi Di Maio a chiamare in causa i dem, suoi predecessori a palazzo Chigi: “Ora si parla tanto di questa possibile procedura di infrazione e sapete cosa riguarda? Riguarda il debito prodotto dal Partito democratico nel 2017 e 2018”, attacca il capo politico M5S.

Al Nazareno, però, non ci stanno. Ed è Antonio Misiani, ‘voce’ economica del segretario a replicare: “Quel buontempone di Luigi DI Maio ha dichiarato che ‘la procedura di infrazione riguarda il debito prodotto dal Pd’. I dati ufficiali lo sbugiardano meglio di tante parole”, twitta postando le previsioni di debito della Commissione europea, in crescita a partire dal 2018 e fino al 2020.

“Il vicepremier Di Maio dimentica che con i Governi di centrosinistra il debito pubblico è stato stabilizzato, ed era cominciato a scendere, mentre è ripreso a salire quando loro sono andati al Governo – gli fa eco Pier Carlo PadoanL’inversione di tendenza è avvenuta con il governo gialloverde, che con le sue scelte di bilancio ha fatto mancare la fiducia nei confronti del sistema italiano portandoci alla situazione attuale, con un grave deficit di credibilità e di affidabilità da parte di mercati e investitori stranieri”.

L’ottimismo profuso dai membri del Governo non convince i dem, che bollano la possibile procedura di infrazione sul nostro debito come “l’epitaffio” sull’attuale maggioranza. Il leader da settimane mette in guardia contro i tagli ai servizi per i cittadini: “Non vi azzardate a tagliare sulla sanità. Faremo le barricate per tutelare la salute”, tuona.

Anche da Forza Italia piovono accuse sull’esecutivo

“Come previsto, l’Unione europea chiede il conto all’Italia per i troppi errori commessi da questo governo in tema di politica economica”, attacca la vicepresidente dei senatori di Forza Italia Licia Ronzulli. “La bocciatura è stata totale e rispecchia la realtà, visto che quota 100 e reddito di cittadinanza non hanno creato un solo posto di lavoro per i giovani né ridato spinta ai consumi”, sottolinea invece Anna Maria Bernini, presidente dei senatori azzurri, per la quale comunque la procedura per debito eccessivo “va assolutamente scongiurata” e “spazio e tempo per una trattativa ci sono ancora”.

Se la prende, invece, con Bruxelles Giorgia Meloni

“Penso che la Commissione europea, più che mandare lettere per dirci cosa dobbiamo fare dovrebbe, debba mandare lettere per chiedere scusa per le politiche drammatiche che ha fatto fare in questi anni – accusa – Sfido il governo ad andare a vedere il bluff dell’Ue presentando una ricetta in grado di rilanciare l’economia italiana”. (LaPresse)

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