Ultime ore per le candidature Pd, i 10 punti ‘salvezza’ del duo Martina-Giachetti

Boccia attacca il 'ticket' Giachetti-Ascani' per le firme online

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse in foto Maurizio Martina, Matteo Richetti

ROMA – Per i candidati alla segreteria nazionale del Pd MartinaRichetti il rilancio del partito passa attraverso dieci punti. Facile a dirsi, ma quando le dinamiche interne prevalgono sulla politica tutto si complica. Chi vorrà sfidare i due nella crosa per la conquista della leadership, dovrà presentare 1500 firme entro le 18 di oggi pomeriggio. Il competitor Francesco Boccia è stato il primo a consegnarle.

Step by step

Un passo alla volta, o in questo caso un punto alla volta. La ricetta Martina-Richetti per portare il Pd fuori dal tunnel prevede: due terzi delle liste nazionali scelte dai territori, un albo degli elettori e delle primarie, referendum tra gli iscritti e conferenza programmatica annuale, una piattaforma digitale di partecipazione, erasmus per giovani democratici e scuole di formazione per tutti, Direzione nazionale eletta al 50% dai territori, la metà del due per mille al Pd ai territori, progetti di comunità dei circoli, il si alla conferenza nazionale delle donne, un segretario che fa solo il segretario, un governo ombra per l’alternativa e il via alla costituente dei democratici italiani”.

Parole al vento?

Se gli ultimi punti non sono un inganno, è chiaro che in caso di vittoria del ‘tiket’ Martina-Richetti, chi diventerà segretario del partito dovrà dimettersi dal ruolo di parlamentare e dedicarsi totalmente al Pd. Inoltre, per pensare ad un governo ombra bisognerebbe prima disfarsi del Pd ombra. Ma si sa, dicembre è il mese in cui si pensa ai buoni propositi per l’anno nuovo. Quelli che puntualmente vengono disattesi.

Primi brogli?

Boccia, che è stato il primo a consegnare le firme in sostegno della sua candidatura attacca i ‘furbetti’ dell’ultim’ora il ‘duo’ GiachettiAscani. “Io sono andato a raccogliere le firme fisicamente in ogni angolo d’Italia – ha sostenuto – Giachetti e la Ascani hanno dato una mail, non è regolare, non esiste una raccolta di firme via mail. La candidatura di Giachetti mi sembra una cosa che arriva così all’ultimo momento. La questione è sui contenuti? Io mi candido per cancellare il jobs act e il decreto dignità di Di Maio. Giachetti e la Ascani che cosa possono dire sulla scuola? Che la buona scuola è stato un successo? La scuola deve diventare la priorità”.

Le preoccupazioni

Mentre Martina-Richetti trattano con Lorenzo Guerini per assicurarsi il sostegno dei renziani, i sindaci democrat esprimono le proprie ansie per il futuro.”Noi sindaci @pdnetwork siamo molto preoccupati per il congresso – ha spiegato Matteo Ricci esponente del Pd – Proporremo un manifesto riformista e delle città per un confronto con i candidati. Vogliamo l’unità del Pd, una forte opposizione ai populisti e la costruzione di un’alternativa di popolo che parta dai territori”. Ma si sa l’erba voglio non esiste neanche nel giardino del re.

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