Unicef, un bambino su 4 in guerra o calamità, 59 milioni a rischio

Lanciata la raccolta fondi più grande di sempre: servono 4 miliardi di dollari

Foto LaPresse - Stefano Porta 20/11/2017 Milano ( Mi ) Cronaca La 18esima marcia per i diritti dei bambini e dei ragazzi da Porta Venezia in Piazza San Fedele organizzata da Unicef con i bambini delle scuole milanesi

ROMA – Bambini a rischio nel mondo. I numeri diffusi dall’Unicef rendono il quadro terrificante. Nel 2020, secondo l’organizzazione, saranno 59 milioni i bambini, all’interno di 64 Paesi, ad avere bisogno di aiuto. Ecco perché la stessa Unicef ha deciso di lanciare la raccolta di fondi più importante della storia.

I numeri diffusi dall’Unicef

Con un unico obiettivo, quello di raccogliere oltre 4 miliardi di dollari per affrontare l’emergenza. Una cifra impressionante pari ad oltre il triplo di quanto era stato richiesto dieci anni fa a chi, da sempre, dona per aiutare chi è in difficoltà: “Un numero storico di bambini – ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore generale dell’Unicef – costretti a lasciare le proprie case necessita urgentemente di protezione e supporto. I conflitti restano le cause principali, oltre a fame, malattie infettive ed eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico, che costringono altri milioni di persone a cercare aiuti salvavita”. Dei 64 Paesi in cui si registra questa impressionante emergenza, la situazione più critica riguarda i rifugiati siriani e le comunità ospitanti in Egitto, Giordania, Libano, Iraq e Turchia. Soltanto per loro, infatti, l’Unicef ha stimato che servirà un sostegno pari a 864 milioni di dollari. Discorso simile in Yemen, dove gli aiuti necessari sono pari a 535 milioni di dollari, in Siria, per quasi 295 milioni di dollari, in Congo, per 262,7 milioni di dollari e nel Sud del Sudan, dove servono aiuti per 180 milioni e mezzo di dollari.

Le finalità della raccolta fondi

Serve un’impresa per raccogliere questa somma di denaro ma è chiaro che l’obiettivo è davvero importante. Si tratta infatti di curare da malnutrizione acuta grave oltre 5 milioni di bambini, di vaccinarne contro il morbillo 8 milioni e mezzo, e di fornire accesso ad acqua potabile, per uso domestico e per l’igiene personale a 28 milioni e mezzo di persone. Senza dimenticare la garanzia di accesso a servizi per la salute mentale e psicosociale, la lotta alla violenza e l’accesso all’istruzione.

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