Uomo dei Formicola-Mazzarella stanato dopo sei mesi di latitanza

Fuga finita per Giuseppe Savino, scovato mentre era al ristorante

NAPOLI – Si muoveva con disinvoltura, forse si è fidato troppo del luogo scelto. Si era accomodato al tavolo di un ristorante a Santa Severa, porzione chic del litorale romano, con vista mare e sul suggestivo castello. Una di quelle serate magiche. Era già pronto a consumare la cena. Non arriverà a finirla. E’ terminata così la fuga di Giuseppe Savino. 45enne imparentato coi Formicola e ritenuto elemento di spicco del clan Mazzarella. L’uomo è stato arrestato martedì sera. A scovarlo sono stati i Falchi della Sesta Sezione ‘Contrasto al Crimine diffuso’ della Squadra Mobile della Questura di Roma. Sulla testa di Savino pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati finanziari. In particolare, l’uomo avrebbe riciclato e realizzato complesse operazioni finanziarie al fine di ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa dei proventi derivanti dalla commercializzazione di carburanti tramite alcune società cartiere’, create ad hoc ed intestate a prestanomi, tutte utilizzate al fine esclusivo di delinquere, come accertato nel corso delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dalla guardia di finanza di Casalnuovo di Napoli. Riconosciuto dagli agenti, è stato sottoposto a controllo dei documenti, apparsi immediatamente artefatti e riportanti generalità false. Per tale ragione è stato condotto in ufficio per gli atti di rito. Dopo essere stato compiutamente foto-segnalato e ricondotto alla sua reale identificazione Savino è stato arrestato per possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e trasportato presso il tribunale di Civitavecchia per il giudizio direttissimo, all’esito del quale sarà associato presso un istituto di pena in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le indagini non si fermano col suo arresto. Compito degli investigatori, adesso, è smantellare l’eventuale rete di fiancheggiatori. Per portare avanti una latitanza, oltre al cash, servono tanti uomini fidati. Il 45enne era irreperibile da sei mesi, esattamente dalla mattina del 24 febbraio. Alle prime luci di quel giorno, a seguito di una complessa indagine patrimoniale, gli agenti della Divisione Anticrimine-sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Questura di Napoli diedero esecuzione ad un decreto di sequestro di beni, emesso nei suoi confronti, ai sensi del codice antimafia, dal tribunale di Napoli-Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Napoli. Savino è ritenuto uno specialista indiscusso nelle frodi fiscali attuate mediante la commercializzazione di prodotti petroliferi esenti da Iva in quanto apparentemente destinati all’esportazione, ma in realtà venduti in Italia. Il 45enne di Volla, già colpito nel 2016 da una misura restrittiva emessa dal gip del tribunale di Catania in quanto promotore ed organizzatore di un’associazione tesa a sottrarre prodotti petroliferi al pagamento delle imposte, nel 2019 fu inoltre destinatario di un’ulteriore misura cautelare del gip del tribunale di Napoli in quanto organizzatore di un gruppo strutturato di persone che dal 2012 al 2015 aveva sottratto all’erario Iva per molti milioni di euro. Il 24 febbraio le forze dell’ordine lo cercarono ovunque per notificargli il provvedimento per le accuse di impiego di beni di provenienza illecita commesso per agevolare un’associazione di stampo camorristico, per emissione di fatture per operazioni inesistenti e per trasferimento fraudolento di valori. Non trovandolo, procedettero comunque con l’emissione della misura definitiva della confisca di un ingente patrimonio nella sua disponibilità, Un tesoro risultato acquisito attraverso l’impiego di denaro proveniente da illecite attività per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro. In particolare, furono sequestrati alcuni locali deposito nella zona di San Giovanni a Teduccio e tre società, tutte operanti nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi in Italia e all’estero e ritenute funzionali alle frodi: la Gisa Trading Food, avente sede legale in Bulgaria; la Gisa Trading srl, avente sede legale a Milano; la “Leader Petroli srl, avente sede legale a Napoli

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