Usa, agenti spararono a un giovane nero disarmato: nessuna accusa

Tante proteste a Sacramento per l'uccisione del ragazzo

(170614) -- Xinhua) -- Policemen (Xinhua/Yin Bogu)(whw)

WASHINGTON – Non andranno a processo i due poliziotti che nel marzo del 2018 hanno sparato e ucciso Stephan Clark, 22 anni, un giovane afro-americano disarmato nel cortile di casa della nonna. Il ragazzo era sospettato di aver rotto i finestrini di un’auto a Sacramento, California. Lo si apprende dalla Cnn. Il procuratore Anne Marie Schubert ha concluso che – come negli oltre 30 casi analoghi che ha trattato negli ultimi quattro anni – da parte dei poliziotti non è stato commesso alcun reato.

I due agenti hanno sparato a Clark mentre stavano cercando il ladro e il 22enne, vedendoli arrivare, era fuggito. Stando al racconto dei due poliziotti, poi, il ragazzo aveva in mano un oggetto che avevano scambiato per una pistola ma in realtà era un telefono. Il capo della polizia di Sacramento ha annunciato che il suo dipartimento condurrà un’indagine interna, al termine della quale i due agenti potrebbero essere licenziati.

Tante proteste a Sacramento per l’uccisione del ragazzo

Poco dopo la sparatoria, come mostrano diversi video diffusi su Facebook, decine di persone si sono radunate sulla scena, inveendo contro la polizia. Secondo i media, la vittima era conosciuta nel quartiere e aveva problemi psichici, ma non era ritenuta violenta. L’episodio è accaduto a meno di tre settimane dal caso di Stephon Clark. Che ha scatenato numerose proteste a Sacramento, e arriva nel 50esimo anniversario dell’uccisione di Martin Luther King. Un incidente che ancora una volta è destinato a riaccendere il dibattito sull’eccesso di violenza e razzismo di cui sono accusate le forze dell’ordine.

(LaPresse)

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