Usa, l’incendio di Mendocino è il peggiore di sempre in California

Triste primato per l'ultimo incendio avvenuto

Incendio in California (AFP PHOTO / JOSH EDELSON)

Clearlake Oaks (LaPresse/AFP) – Quello che da dieci giorni sta devastando la California, nella zona di Mendocino, è il più grande incendio della storia dello Stato. Lo hanno confermato le autorità locali dopo che due fronti di fuoco si sono fusi dando vita a un unico enorme rogo. Le fiamme hanno bruciato 283,800 acri (114.850 ettari) di terreno, un’area quasi della dimensione di Los Angeles. Sono contenute solo per il 30 percento, secondo l’autorità antincendio statale CalFire. Il bilancio fino a questo momento è di due morti. “Un sistema di alta pressione ha portato un clima più caldo e secco, con forti venti”, ha fatto sapere CalFire in un aggiornamento serale. “Stasera i vigili del fuoco cercheranno di sfruttare le temperature più basse per mantenere le attuali linee di contenimento”.

Triste primato per l’ultimo incendio avvenuto

L’incendio di Mendocino ha già superato il record stabilito dal Thomas Fire nel dicembre 2017, che divorò 281.893 acri. Più a nord, il micidiale Carr Fire ha bruciato più di 164.400 acri di terreno dal 23 luglio e provocato la morte di sette persone. Il presidente Usa, Donald Trump, è intervenuto su Twitter sostenendo che alla base della enorme diffusione degli incendi ci sia la scarsità di acqua per combatterli. “Gli incendi boschivi in California sono stati ingranditi e aggravati dalle pessime leggi ambientali che non consentono l’utilizzo adeguato dell’enorme quantità di acqua prontamente disponibile”, ha affermato Trump. “Abbiamo molta acqua per combattere questi incendi, ma cerchiamo di essere chiari: è il clima che sta cambiando a provocare incendi più gravi e distruttivi”, ha detto al New York Times Daniel Berlant, vice direttore di CalFire.

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