Nuove accuse a Trump: nascose i dettagli dei colloqui con Putin

Brendan Smialowski / AFP in foto Donald Trump

WASHINGTON (USA) – Nuove accuse per Donald Trump sui suoi legami con la Russia. Il Washington Post, citando responsabili del governo attuali e non più in carica, riporta che il presidente Usa ha provato a nascondere i dettagli dei suoi colloqui con Vladimir Putin.

Non esisterebbe alcuna relazione dettagliata degli scambi avuti da Trump con Putin in cinque occasioni differenti nel corso degli ultimi due anni.


Il tycoon ha replicato su Fox News: “
Non ho niente da nascondere, non mi importa, è ridicolo

Per la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, “l’articolo del Washington Post è così oltraggiosamente inesatto che non merita risposta“.

Secondo il giornale, al termine di uno degli incontri con il presidente russo, ad Amburgo nel 2017, il miliardario repubblicano avrebbe persino preso gli appunti del suo interprete, chiedendogli di non condividere con altri membri dell’amministrazione il contenuto della conversazione.

Contrariamente alla tradizione statunitense, che vuole che il presidente sia sempre accompagnato da consiglieri che prendono appunti durante i suoi colloqui ufficiali, Trump lo scorso 16 luglio aveva avuto a Helsinki un faccia a faccia di due ore con Putin senza alcun testimone se non i loro interpreti.

Alla fine del bilaterale, il magnate aveva suscitato un’ondata di polemiche per essersi mostrato troppo conciliante con il leader del Cremlino in conferenza stampa sulla questione dell’ingerenza russa nella campagna per le presidenziali del 2016.


L’opposizione democratica ha subito commentato a partire dalle rivelazioni

L’anno scorso avevamo cercato di ottenere gli appunti o la testimonianza dell’interprete sull’incontro privato dei presidenti Trump e Putin. I repubblicani hanno votato contro. Ora si uniranno a noi?“, ha twittato Adam Schiff, nuovo presidente della commissione Intelligence della Camera Usa.

La settimana scorsa l’ex direttore della campagna elettorale di Trump, Paul Manafort, ha riconosciuto che aveva condiviso dei risultati di sondaggi con Konstantin Kilimnik, un consulente politico russo che avrebbe dei legami con i servizi di intelligence.

Trump, che nega categoricamente ogni collusione con la Russia, critica regolarmente l’indagine del superprocuratore per il Russiagate, Robert Mueller, che considera una “caccia alle streghe” e una invenzione mirata a delegittimare la sua presidenza. (LaPresse/AFP)

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