Vaccini, Biden ‘libera’ i brevetti e l’Ue ci pensa. Figliuolo: “Il piano sta funzionando”

Il presidente Usa lancia la proposta e l'Unione Europea ne discuterà nella riunione di Oporto

Foto Ufficio Stampa Commissario Covid19/ LaPresse Figliuolo e Curcio vaccinati a Roma con AstraZeneca Nella Foto Francesco Paolo Figliuolo

Libero accesso ai brevetti sui vaccini anti-Covid: Biden dice sì. E l’Ue apprezza, e lo fa per bocca della presidente, Ursula Von der Leyen durante l’intervento sullo stato dell’Unione: “L’Ue è pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi – ha detto – in modo efficace e pragmatico. Questo è il motivo per cui siamo pronti a discutere di come la proposta degli Stati Uniti per una deroga alla protezione della proprietà intellettuale dei brevetti per i vaccini Covid potrebbe aiutare a raggiungere tale obiettivo”. In tal caso si potrebbe incrementare in maniera importante la produzione dei vaccini dando così un sostanziale aiuto ai Paesi più poveri.

Katherine Tai: “Necessarie misure straordinarie”

La rappresentante americana per il commercio Katherine Tai, in un comunicato ha sottolineato che “si tratta di una crisi sanitaria mondiale e le circostanze straordinarie della pandemia invocano misure straordinarie. L’amministrazione Biden crede fermamente alle protezioni della proprietà intellettuale ma per mettere fine a questa pandemia sostiene la revoca di certe protezioni per i vaccini anti Covid-19”. Ma la Federazione internazionale delle aziende farmaceutiche (Ipfma) storce il naso: “La decisione degli Stati Uniti di sospendere i brevetti dei vaccini anti-Covid – ha dichiarato in un comunicato – è deludente. Siamo totalmente in linea con l’obiettivo che i vaccini siano rapidamente e equamente distribuiti nel mondo. Ma come abbiamo ripetuto più volte, una sospensione è la risposta semplice ma sbagliata a un problema complesso”.

Piano vaccini

In Italia, intanto, il Commissario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo si mostra soddisfatto di come la campagna vaccinale abbia preso la strada giusta, come da lui stesso preventivato: “Il dato conferma le previsioni e dimostra che la macchina delle vaccinazioni è efficiente, con l’obiettivo di somministrare almeno 500mila dosi di vaccino anti-Covid in un giorno in Italia è stato raggiunto. Nella giornata del 29 aprile sono state 508.158 le somministrazioni effettuate nel quadro della campagna vaccinale nazionale. Il mantenimento di un rateo di almeno 500 mila somministrazioni al giorno è adesso sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di vaccini da parte delle aziende farmaceutiche”. E sul sì di Joe Biden al libero accesso ai brevetti sui vaccini, il ministro della Salute, Roberto Speranza ha sottolineato: “La svolta di Biden sul libero accesso per tutti ai brevetti sui vaccini è un importante passo in avanti”.

Tempi prolungati

Intanto le case farmaceutiche, Pfizer-BioNtech e Moderna hanno deciso di prolungare la forbice di tempo tra la prima somministrazione del vaccino e la seconda ora di 21 e 28 giorni a 42 in quanto “non inficia l’efficacia della risposta immunitaria”. Per cui “è raccomandabile un prolungamento nella somministrazione della seconda dose dei vaccini nella sesta settimana” e sottolinea come rimanga ancora “una quota significativa di soggetti non vaccinati”. Ecco perché conviene il prolungamento nella somministrazione della seconda dose.

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