Variante “Deltacron”, forse un errore di laboratorio. Gerdol: “Non c’è da preoccuparsi”

L’ibridazione tra le due varianti Delta e Omicron potrebbe non esistere ma essere solo un mero errore di analisi di laboratorio. Il ricercatore Marco Gerdol sostiene che “con molta probabilità si tratta di un artefatto”

ROMA – “Variante Deltacron? Forse un errore di laboratorio”: secondo il ricercatore Marco Gerdol si tratterebbe “con molta probabilità di un artefatto”. Dunque le 24 sequenze depositate dai ricercatori di Cipro che avevano sollevato l’allarme sono state poi analizzate con maggiore attenzione. Per cui l’ibridazione tra le due varianti Delta e Omicron potrebbe addirittura non esistere ma essere solo un mero errore di analisi di laboratorio.

Le rassicurazioni

Gordol ha poi sottolineato che “non c’è da preoccuparsi al momento. Inoltre – ha aggiunto – qualora si verificasse una ricombinazione tra Delta e Omicron, non c’è nessun motivo di ritenere a priori che la nuova ipotetica variante debba prendere il ‘peggio-‘ delle due, cioè la maggiore virulenza di Delta e la più alta trasmissibilità di Omicron”.

Errori di sequenziamento

Gerdol ha aggiunto: “Se andassimo ad analizzare tutti i genomi potremmo trovare migliaia di casi apparentemente ibridi” mentre “solo il 30% delle sequenze che sembrano ibride lo sono realmente. Il più delle volte si tratta di semplici errori di sequenziamento, che non sono rari nel momento in cui diverse decine di campioni vengono analizzate in parallelo. Inoltre, sappiamo da tempo che alcune regioni genomiche sono più sensibili a questi tipi di contaminazioni e sono proprio quelle interessate da queste 24 sequenze”.

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