Vertice Manfredi-De Luca junior. Resta il gelo ‘Sceriffo’-giallorossi

Comunali a Napoli. L’ex rettore si accontenta di incontrare il figlio del governatore dopo la grana centri sociali per limitare i danni. Il candidato giallorosso in settimana vedrà anche altri vertici del Pd, a partire dal capogruppo alla Regione Mario Casillo

NAPOLI – Sono stati giorni a dir poco burrascosi per Gaetano Manfredi, che si è ritrovato, “per colpa” dei suoi alleati, praticamente contro Vincenzo De Luca. Il presidente della Regione e il candidato sindaco sono infatti più lontani che mai dopo i diversi scontri tra i rispettivi entourage che hanno contribuito a creare il gelo tra i due.

Lo conferma l’attività “domenicale” di Manfredi, che ieri ha incontrato il vicecapogruppo alla Camera dei deputati del Partito democratico (nonché primogenito dello Sceriffo) Piero De Luca. La prima cosa che fa sorridere è che Manfredi incontri il figlio e non il padre, segno di una innegabile distanza con il governatore campano. Ma l’ex rettore della Federico II ci prova comunque, anche se con fatica, a tenere tutti insieme pur di arrivare a ottobre con una coalizione coesa e unita che lo sostenga nella sua corsa alla conquista di Palazzo San Giacomo. Ed è per questo che non bada alle parentele e, diciamo così, fa buon viso a cattivo gioco.

Un incontro cordiale quello di ieri tra Manfredi e De Luca junior, da cui sono addirittura venuti fuori nuovi spot elettorali. “Tre atti concreti per Napoli”, sbandiera il candidato sindaco del centrosinistra. Quali sono queste azioni? Innanzitutto, la battaglia per azzerare la disparità fra Nord e Sud nella distribuzione dei fondi per i servizi sociali dei Comuni, a partire da Napoli.

Manfredi si è detto ieri d’accordo anche con l’iniziativa parlamentare promossa dal Pd per il superamento della cosiddetta “spesa storica” nell’assegnazione delle risorse, che permetterà a tutti i Comuni di ricevere gli stessi fondi per le “funzioni sociali comunali”, dagli asili nido ai servizi per gli anziani o i disabili. “Totale armonia” tra Manfredi e De Luca anche sul pacchetto di emendamenti sul Dl Sostegni bis presentati dal vicecapogruppo del Pd.

Il terzo punto su cui i due si sono trovati è più ‘cittadino’, e riguarda il Porto e la Zes (Zona economica esclusiva): Manfredi punta al rilancio del porto non solo dal punto di vista dell’infrastruttura, ma anche da quello sociale, di ricerca e di impresa. Un’intenzione attraverso la quale Manfredi appoggia quindi in pieno la proposta di legge firmata proprio da De Luca junior volta a realizzare una radicale sburocratizzazione e semplificazione di tutte le procedure amministrative nelle aree Zes.

Insomma, Manfredi, dopo essere venuto fuori da candidato grillino (presentato in pompa magna proprio dal capo del M5S, Giuseppe Conte) e aver subito le pressioni per le alleanze con gruppi ostili a De Luca, ora fa il giro delle sette chiese per cercare di tenere faticosamente tutti insieme. A questo primo incontro con Piero De Luca, ne seguiranno infatti altri: Manfredi in settimana vedrà anche altri esponenti del Partito democratico, a partire dal capogruppo alla Regione Campania, Mario Casillo.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome