Videogiochi, Wargaming investe sull’Italia e presenta ‘comandante’ Buffon

Milano, 11 mag. (LaPresse) –

Gigi Buffon si toglie i guanti e afferra un mouse, ma la concentrazione rimane altissima.

Tiene d’occhio gli avversari e risponde alle incursioni colpo su colpo, pronto a guidare i compagni di squadra verso la vittoria. L’unica sorpresa, forse, è vederlo giocare in attacco, ma i riflessi sul campo di battaglia sono gli stessi che mostra sulla linea di porta. Il numero uno del calcio italiano è arruolato in World of Tanks, il più popolare videogioco della multinazionale Wargaming, per comandare una squadra di carri armati con le insegne tricolori. E nello spot promozionale, girato a Torino nelle scorse settimane, ha preso parte direttamente al processo creativo e alle strategie di gioco, mettendosi alla guida di un cingolato storico italiano per ingaggiare battaglie all’ultimo respiro.

“Sono felice di questa collaborazione, che mi auguro possa dare grandi risultati con un riscontro piacevole da parte di coloro che si vorranno divertire con World of Tanks”,

ha detto Buffon in un videomessaggio mostrato oggi presso il Bou-Tek di Milano, in occasione della presentazione del nuovo brand ambassador di World of Tanks, che dà il via ufficiale a una massiccia campagna promozionale in Italia, alla ricerca di nuovi “gamers” da unire ai 160 milioni di giocatori registrati in tutto il mondo. Chiamateli videogame, se volete, ma i giochi a squadre come World of Tanks sono la porta d’accesso al gaming competitivo, un’evoluzione nel settore che negli ultimi anni ha visto crescere a dismisura fatturati e partecipanti. Solo in Europa il settore varrà 346 milioni di dollari di ricavi alla fine del 2018 e in Italia, quarto Paese nella graduatoria continentale per ritmi di crescita, vede aumentare i propri praticanti del 24% ogni anno, per arrivare alla fine del 2018 a un milione e 495mila appassionati (fonte: PayPal – Superdata).

Se n’è accorta Wargaming, società con sede principale a Nicosia (Cipro), uno dei leader nel settore dei videogames online, che ha deciso di puntare forte sul nostro Paese chiamando a fare da ambasciatore niente di meno che il numero uno del calcio italiano. “Le doti che occorrono per competere davanti a uno schermo sono le stesse che servono in una gara di tiro”, dice Anton Pankov, direttore editoriale di World of Tanks. “Concentrazione, riflessi, autocontrollo, strategia. E in più la capacità di lavorare in squadra, a prescindere dalla distanza fisica con propri compagni”. Che il videogame sia ormai uno sport a tutti gli effetti lo ha affermato anche il CIO (Comitato Internazionale Olimpico), che lo scorso ottobre ha ufficialmente ammesso i videogiochi tra le “discipline agonistiche vere e proprie”. Non a caso ai prossimi Giochi Asiatici in Indonesia, ad agosto, gli sport elettronici saranno presenti come disciplina dimostrativa, mentre nel 2022 debutteranno in Cina, ad Hangzou, come disciplina ufficiale, con tanto di podio, inno e medaglie. Il settore del gaming professionistico, a livello globale, ha vissuto un anno al di sopra delle aspettative, al punto da far rivedere al rialzo le stime sui ricavi per il 2020, passate da 1,5 a 2,4 miliardi di dollari (fonte: NewZoo). E l’Italia, terza in Europa per tempo medio trascorso in rete (dopo Portogallo e Russia) e terza al mondo per diffusione di dispositivi mobili (dopo Corea del Sud e Hong Kong; fonte: Digital in 2018-We are social), si conferma mercato dalle potenzialità ancora inespresse.

Interessante anche la composizione demografica degli eSporters italiani: il 51% ha fra i 18 e i 34 anni, mentre quelli fra i 35 e 64 anni sono il 32%. Un’audience ad oggi quasi tutta al maschile (circa l’88% dei praticanti in Italia), ma con una quota rosa destinata a crescere anche nel nostro Paese, perché caratteristica peculiare dei videogame agonistici è di non basarsi sulla forza muscolare, ma su fattori interiori come abilità, riflessi e rapidità d’azione. “Abbiamo moltissimi giocatori e giocatrici in World of Tanks a tenere alto l’orgoglio sportivo del Paese. Quest’anno abbiamo deciso di fare loro un regalo speciale, inserendo nella versione per Pc i carri armati frutto della tecnologia italiana”. Si tratta di undici modelli di mezzi corazzati storici del secondo Novecento, dalle spiccate doti di velocità e versatilità che consentono ai giocatori di adottare nuove strategie di gara. “L’accostamento di World of Tanks ad uno sport come il calcio è stato del tutto naturale” dice ancora Pankov. “E nessuno più di Buffon, un’icona di questo sport a livello mondiale, poteva interpretare al meglio il suo spirito agonistico e i suoi valori di gioco di squadra”.

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