NAPOLI – Yacht in fiamme nel mare di Posillipo, tra la baia di Trentaremi e l’area marina protetta della Gaiola. “Oggi la nostra povera Gaiola è stata vittima di un altro duro colpo”, scrive CSI Gaiola Onlus. Effettivamente, le spiagge e i fondali del parco marino, sono stati investiti dai detriti dell’imbarcazione e dal gasolio, macchiando e sfigurando tutto. L’equipaggio a bordo dello yacht è stato tratto in salvo, sul posto sono giunti soccorsi, guardia costiera e vigili del fuoco. Scampato il pericolo per le persone e passata la paura, rimane un solo grosso problema: l’inquinamento che ha travolto le acque cristalline della Gaiola.

Fumo visibile da Pozzuoli e dal Parco Virgiliano

Dall’imbarcazione andata in fiamme, s’è alzata una grossa spirale nera, una nuvola ‘maligna’ che nascosto il sole e oscurato il cielo. Visibilissima da quasi ogni belvedere della collina di Posillipo. Particolarmente impressionante la visuale da Pozzuoli e dal Parco Virgiliano, che affaccia esattamente in prossimità della baia di Trentaremi.

Il paradiso marino della Gaiola

Il Parco sommerso della Gaiola è una piccola area marina protetta. Grande all’incirca 40 ettari,  circonda la baia di Trentaremi e le isole della Gaiola. E’ stata istituita nel 2002, per volere congiunto dei ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.  Area di grandissimo interesse scientifico, è meta per visite guidate, attività scolastiche educative ed è oggetti per studi e ricerche di studiosi di tutto il mondo.  La casa abbandonata su di una delle isolette del Parco, è soggetta a decine e decine di leggende e racconti che si tramandano di generazione in generazione tra gli abitanti di Posillipo.

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