Vitalizi, ricorso di massa: 1.176 ex parlamentari contro la delibera di Fico

Il presidente della Camera vuole riconteggiare l'assegno secondo il sistema contributivo. Ma scoppia la polemica

In foto il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico

ROMA (LaPresse) – Ricorso di massa contro i vitalizi: 1176 ex parlamentari hanno deciso di impugnare la delibera dell’ufficio di presidenza della Camera con cui Roberto Fico ha deciso di riconteggiare l’assegno secondo il sistema contributivo. E altri potrebbero aggiungersi visto che, come ha ricordato il presidente dell’associazione ex parlamentari Antonello Falomi, il termine ultimo per la presentazione è l’11 ottobre. Tra chi ha presentato ricorso decine di vedove e alcuni orfani inabili al lavoro.

Fico difende il pensiero del M5S sui vitalizi

Immediata la replica del presidente Fico che difende uno dei cavalli di battaglia del M5S. “E’ un ricorso di massa perché siamo andati a toccare i vitalizi. Ho la responsabilità piena di questa cosa. Possono ricorrere perché è loro diritto e ci sono gli organi giurisdizionali della Camera. Ma la delibera è salda, è giusto averla fatta e la rifarei altre cento volte”.

Il dissenso degli ex parlamentari

Di tutt’altro avviso l’onorevole Falomi (ex Ds) che evidenzia tanto “l’irragionevolezza” dei tagli quanto il “sentimento di indignazione e protesta” per chi ha descritto gli ex parlamentari come “delinquenti e parassiti”. “Ricordo che fra noi – ha detto, intervenendo in sala stampa a Montecitorio – ci sono anche padri della patria”.

Le motivazioni

I ricorrenti non ci stanno a una ricostruzione della storia “come guardie e ladri”. Si descrivono piuttosto come persone che hanno servito Paese con dignità e spirito di servizio, rinunciando a volte a carriere più remunerative. Rivendicano l’onestà della “stragrande maggioranza” di loro e non ci stanno a “essere processati” per quel che hanno fatto.

Ci si trova di fronte a una “delibera temeraria, piena di contraddizioni non solo sul piano costituzionale, ma anche di buon senso”, secondo Peppino Gargani, responsabile giuridico dell’associazione. Il problema, per l’ex Dc, è che viviamo un momento in cui “si vogliono stravolgere i canoni della Costituzione repubblicana”. La retroattività della norma rappresenterebbe infatti un grave attacco allo Stato di diritto.

Incontro con la presidente del Senato

Gli ex parlamentari si dicono pronti a mettersi attorno a un tavolo per concordare misure costituzionalmente sostenibili, a partire dal parere positivo del Consiglio Stato a tagli retroattivi ma equilibrati. In mancanza di risposte dal presidente Fico, i milleduecento chiederanno un incontro urgente alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.

Non manca un forte senso di “preoccupazione” per le parole del vicepremier Luigi Di Maio secondo cui l’autodichia delle Camere questa volta sarà usata contro gli stessi ex parlamentari perché chi giudicherà i ricorsi ha stessa sensibilità politica di chi ha tolto i cosiddetti vitalizi. “Siamo di fronte a una violazione di legge: sono tenuti a rispettare principio terzietà e imparzialità”, tuona Falomi. E i milleduecento sono pronti a ricorrere alle tradizionali vie legali.

di Elisabetta Graziani

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