Zaporizhzhia, Aiea: “Uno dei reattori della centrale è senza energia”

L'esplosione di una mina ha interrotto il collegamento di alimentazione principale a uno dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia.

 L’esplosione di una mina ha interrotto il collegamento di alimentazione principale a uno dei reattori della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo riferisce in un comunicato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). “Quest’ultimo incidente sottolinea la fragile situazione di sicurezza e protezione nucleare dell’impianto durante l’attuale conflitto militare”, ha commentato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi.

“L’esplosione è avvenuta domenica sera all’esterno della recinzione perimetrale della centrale, scollegando la linea elettrica esterna da 750 kilovolt (kV) tra il quadro dell’impianto e il trasformatore elettrico principale dell’unità reattore 4. L’unità 4 sta invece ricevendo l’elettricità necessaria per il raffreddamento e altre funzioni essenziali di sicurezza e protezione nucleare da una linea di riserva che collega la centrale al piazzale della vicina centrale termica”, ha affermato ancora Grossi.

A ulteriore segno della precaria situazione nell’area della centrale di Zaporizhzhia, il team dell’Aiea ha affermato che nei giorni scorsi ci sono stati dei bombardamenti in prossimità dell’impianto, a seguito di un periodo di ridotta attività militare. Il 30 ottobre i bombardamenti vicino al piazzale della centrale termoelettrica hanno temporaneamente scollegato una delle tre linee elettriche di riserva della centrale nucleare attraverso le quali la città di Enerhodar riceveva elettricità. Questa linea elettrica da 150 kV è stata ricollegata più tardi lo stesso giorno.

“Il personale operativo della centrale nucleare di Zaporizhzhia sta lavorando duramente in circostanze molto difficili per prevenire il tipo di ripetute interruzioni di corrente che abbiamo visto all’inizio di ottobre”, ha affermato Grossi, aggiungendo che “sebbene i loro sforzi abbiano avuto alcuni risultati positivi, la situazione energetica dell’impianto rimane estremamente vulnerabile”.

Grossi ha intrapreso nelle ultime settimane colloqui ad alto livello con l’Ucraina e la Russia volti a concordare e implementare una zona di sicurezza nucleare e di protezione intorno alla centrale di Zaporizhzhia il prima possibile, rende noto l’Aiea.

Dei sei reattori della centrale, l’Unità 5 è in fase di spegnimento a caldo per produrre il vapore necessario per il funzionamento dell’impianto e anche l’Unità 6 viene ora riscaldata per lo stesso scopo. Le altre quattro unità rimangono in spegnimento a freddo.

Grossi ha espresso la sua continua e grave preoccupazione per le condizioni di lavoro sempre più difficili e stressanti per il personale operativo ucraino dello stabilimento, al quale la Russia chiede di firmare nuovi contratti di lavoro con un ente da essa costituito, sostituendo gli attuali contratti con quelli Operatore nazionale ucraino, Energoatom. La Russia ha annunciato di aver preso il controllo della centrale di Zaporizhzhia in seguito alla creazione di un’organizzazione operativa statale russa per il sito.

Grossi, che ha più volte affermato che l’impianto è ucraino, ha avvertito che la situazione potrebbe incidere sia sulla disponibilità di personale chiave che sul processo decisionale operativo, con un potenziale impatto negativo sulla sicurezza nucleare, aumentando il rischio di un incidente nucleare presso Zaporizhzhia.

LaPresse

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