Autostrade, Conte: da Atlantia grave inadempimento. Ma i grillini lasciano le concessioni ai Benetton

Confindustria: basta polemiche

Foto LaPresse - Marco Alpozzi

ROMA – Prosegue il bipolarismo pentastellato. Dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio a quotazioni ancora aperte, Atlantia continua a perdere in borsa. Dal G20, invece, arriva l’affondo del Premier Giuseppe Conte contro la società controllata dai Benetton. Ma nel giorno dell’abbattimento del Ponte Morandi, la promessa grillina di revocare le concessioni autostradali al colosso italiano resta solo uno slogan. Dura la replica di Confindustria.

L’attacco ad Atlantia, i favori ai Benetton

Di fronte a una tragedia così significativa questo governo ha assunto pubblicamente una posizione: si tratta di una tragedia che non può essere oscurata, non possiamo far finta di niente“, afferma dal G20 di Osaka Giuseppe Conte, interrogato su Atlantia e il dossier Alitalia. “E’ per rispetto ai morti e ai loro familiari“. Il Presidente del Consiglio rincara addirittura la dose: “Abbiamo avviato una procedura di contestazione alla società concessionaria di quanto accaduto. E’ un fatto oggettivo il grave inadempimento”.

Ma la promessa del Movimento, da Danilo Toninelli a Luigi Di Maio, di strappare le concessioni autostradali alla famiglia Benetton non si è mai concretizzata. Pura propaganda.

La replica di Confindustria: non mettere a rischio 31mila lavoratori italiani

Dura la replica di Confindustria. “Vorremmo evitare di alimentare polemiche” ma “in merito a società quotate e non solo servirebbe una valutazione più a freddo del linguaggio da usare“, afferma il presidente Vincenzo Boccia, ritornando sul caso Atlantia-Alitalia. Le parole di ieri di Luigi Di Maio, “Atlantia è decotta“, avevano fatto tonfare in borsa il titolo della società. Società che, è bene ricordarlo, conta 31mila italiani tra i suoi dipendenti. Oggi il calo si sta riducendo, ma il titolo resta negativo.

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