Ema, La Via: Da Envi sì ad Amsterdam, ma supervisione rispetto tempi

Milano, 12 mar. (LaPresse) – Sì dalla commissione Ambiente e salute (Envi) del parlamento europeo al trasferimento della sede Ema da Londra ad Amsterdam , ma “condizionato al rispetto delle tempistiche di consegna delle sedi e nel rispetto di regole che restituiscono un ruolo di primo piano al Parlamento, nella propria funzione di colegislatore, ruolo che non è stato debitamente preso in considerazione in quanto non è stato coinvolto nella procedura che ha portato alla selezione della nuova sede dell’Agenzia per i medicinali”. Lo comunica in una nota Giovanni La Via, europarlamentare del Ppe, relatore per la commissione, sulla proposta riguardo la sede dell’Ema (Agenzia europea del farmaco), sottolineando che il “caso Ema non è chiuso”. La Via ha precisato che “non si è profilata una maggioranza disposta a ridiscutere la scelta di Amsterdam e a riaprire le possibilità per Milano, ma si è avuto un forte sostegno trasversale alla richiesta di evitare ritardi nella consegna delle sedi, temporanea e definitiva, che potrebbero essere rischiosi per l’operatività dell’Ema, che si manifesta nelle condizioni poste al testo, di tempo e monitoraggio, che le autorità olandesi e la Commissione dovranno rispettare”.

Per l’europarlamentare La Via “l”esito del voto merita attenzione per le modalità discutibili nella definizione dell’assegnazione”. “Lo scorso 22 febbraio ho guidato la delegazione Envi per il sopralluogo nei locali temporanei e definitivi, dopo il confronto con le autorità locali e le relative rassicurazioni ricevute sulle scadenze dei termini e l’idoneità degli edifici, ci aspettiamo che l’iter proceda come da protocollo, nel rispetto delle esigenze degli scienziati e dei ricercatori impiegati in Ema, garantendone massima operatività e tutte le condizioni necessarie perché l’Agenzia possa lavorare ricoprendo quel ruolo essenziale e strategico nell’ambito farmaceutico”, aggiunge La Via. Ma l’ultima parola, potrebbe aversi in sede di trilogo, che rimetterebbe in discussione l’intera procedura, “trilogo aperto proprio grazie alle modifiche del testo legislativo, ad opera della Commissione Envi e che dovrà essere confermato in seduta plenaria dai 751 deputati”.

 “La posizione ferma del Parlamento europeo dunque – prosegue La Via -darebbe nuovo vigore ai ricorsi presentati per rimettere in gioco la sede milanese. Intanto, con il ruolo chiave dell’europarlamento, il voto di oggi stabilisce tra l’altro, che “le commissione e le autorità competenti dei Paesi Bassi presentino una relazione scritta al Pe e al consiglio sui progressi compiuti negli adeguamenti dei locali temporanei e sulla costruzione dell’edificio permanente, tre mesi dopo l’entrata in vigore dal regolamento e ogni 3 mesi dopo fino a quando l’agenzia si sarà trasferita nella sede permanente”, aggiunge l’eurodeputato. “Una supervisione necessaria – conclude il relatore La Via – per garantire trasparenza, rispetto delle regole, dei tempi di consegna previsti e necessari per la continuità operativa dell’agenzia”.

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