Bufera per il nuovo stadio della Roma, Cantone: “Bilanci certificati per le fondazioni politiche”

Per il numero uno dell'Anac c'è la necessità di regolamentare il finanziamento alla politica

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Raffaele Cantone

Roma (LaPresse) – “Soldi a politici piccoli o grandi fatti arrivare attraverso fondazioni, associazioni e persino a onlus. Insomma: quello che emerge dall’ultima inchiesta romana mostra ancora la volta la necessità di regolamentare il finanziamento alla politica”. Così in un’intervista a Repubblica il numero uno Anac Raffaele Cantone. “Il finanziamento pubblico è stato abrogato in modo molto frettoloso, senza introdurre uno scudo fisiologico, un contrappeso all’inevitabile ruolo che avrebbero avuto le sovvenzioni dei privati. Inoltre erano stati previsti meccanismi di controllo solo sui bilanci dei partiti tradizionali. Mentre già nel 2013 esistevano fondazioni e associazioni che raccoglievano fondi per i politici“, aggiunge.

Renzi apprezza il lavoro di Cantone

Bisogna introdurre una trasparenza a prescindere dalla natura dell’ente, imponendola sulla base dell’attività sostanziale svolta – aggiunge – se l’attività è di natura politica, allora ci deve essere massima chiarezza sulle entrate e anche sulle spese. Credo che andrebbero previste regole non diverse da quelle delle società quotate in Borsa, con bilanci chiari e certificati. E non sarebbe illogico ipotizzare sanzioni penali analoghe a quello dell’illecito finanziamento. Che invece ora riguardano solo i partiti tradizionali e non fondazioni e associazioni politiche”.

Dobbiamo promuovere una grande battaglia in difesa del garantismo e in difesa dell’Anac. Meno male c’è Cantone“. Così Matteo Renzi (Pd) in diretta Facebook.

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