Allarme in Svezia e Norvegia, rischio epidemia in Europa

Tredici turisti hanno contratto in un ospedale nelle Canarie un batterio resistente agli antibiotici

STOCCOLMA – C’è un serio rischio sanità che minaccia il vecchio continente. Si tratta del batterio Klebsiella pneumoniae St392. Produce enzimi Ora 48 resistente alle cure antibiotiche. Di solito si contrae nelle strutture sanitarie. Ed è proprio in un ospedale delle isole Canarie che 13 cittadini svedesi e norvegesi sono stati colpiti dal batterio Klebsiella pneumoniae St392.

Rischio contagio

A rilevarlo è il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). Spiega anche come vi sia un alto rischio che questo batterio si diffonda in Europa. Attenzione, una volta che i turisti tornino e vengano ricoverati negli ospedali del loro paese d’origine e non siano prese le necessarie misure di prevenzione.

Le analisi

Le analisi genetiche hanno confermato che il batterio – il Klebsiella pneumoniae St392 che produce enzimi Ora 48 e di solito si contrae proprio nelle strutture sanitarie – è stato preso nello stesso luogo, l’ospedale di Gran Canaria.

Il rischio

La probabilità di rimanere contagiati è molto bassa per chi non entra in contatto con la struttura sanitaria. Ma c’è’ un alto rischio che si diffondano focolai epidemici. Preoccupa l’alto numero di turisti nell’isola (più di 15 milioni solo nel 2016), c’è il rischio di un’epidemia che viaggi per tutta Europa se i pazienti vengono trasferiti da un paese all’altro.

Le precauzioni

L’Ecdc suggerisce agli ospedali di tutti i paesi europei di verificare, al momento del ricovero, dove hanno viaggiato e dove sono stati ricoverati prima i pazienti. Tutti coloro che sono stati trasferiti direttamente o sono stati ricoverati in un paese straniero nei 12 precedenti il ricovero nel paese d’origine devono essere controllati

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