Lo scambio che non piace. Agli islamici sconti da capogiro per l’affitto del Centro culturale

In cambio il Comune riceverà un'area verde. I contratti, di 99 anni, non sono piaciuti al centrodestra. Gli islamici potranno ampliare la struttura aumentando la cubatura di altri 7mila metri

Indian Muslims offer Eid al-Fitr prayers at Eid Gah ground in Guwahati on June 16, 2018. Muslims around the world celebrated Eid al Fitr which marks the end of the month of Ramadan, after the sighting of the new crescent moon. / AFP PHOTO / Biju BORO

BOLOGNA – Sconti sul canone d’affitto e una delibera che gli permetterebbe persino di costruire un minareto (o quasi). La Giunta è pronta a cedere alla Comunità musulmana (per 99 anni) l’area dove già oggi sorge il Centro culturale islamico. In cambio Bologna riceverà dall’Ente gestione beni islamici d’Italia una zona verde.

Uno scambio che non piace

La trattativa però all’opposizione non piace. Non convince. Cifre alla mano lo scambio (tra l’area verde e la struttura dove c’è il centro culturale islamico) è alla pari: entrambe le operazioni costano 305mila euro. Ma quella che toccherà al Comune potrà essere trasformata in un parco (al massimo in un parcheggio). E sarà barattata con uno slargo edificabile.

Alla comunità islamica inoltre sarà concesso di effettuare nuovi interventi: potranno aumentare la cubatura di altri 7mila metri.

Alla minoranza non scende giù neppure la clausola sul potenziale acquisito prevista dalla delibera. Se il Centro musulmano deciderà di comprare la zona col passar degli anni potrà farlo spendendo sempre meno. Il valore del bene, stando all’atto votato dall’esecutivo bolognese, è diventato inversamente proporzionale al trascorrere degli anni. Oggi ha un valore di 305mila euro. Fra dieci, quindi anni la comunità islamica lo acquisterà ad un prezzo inferiore. Indipendentemente dai saliscendi del mercato immobiliare.

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