Salvini indagato, Di Maio: “Atto dovuto, pieno appoggio al ministro e grande fiducia nella magistratura”

Il punto sullo sbarco degli immigrati della nave Diciotti: "Abbiamo dato il via libera: verranno ridistribuiti tra Irlanda, Albania e la Chiesa. Il ponte Morandi verrà ricostruita da un'azienda di Stato"

POMIGLIANO D’ARCO – Stamattina dalla sua casa di Pomigliano d’Arco il vicepremier Luigi Di Maio prima di dividersi tra relax e alcuni impegni istituzionali (“Oggi incontrerò la famiglia di una delle vittime del crollo del ponte Morandi”) ha voluto tracciare un piccolo bilancio sugli ultimi accadimenti attraverso una diretta Facebook. Un monologo di circa 20 minuti, durante i quali il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha spiegato come il governo gialloverde abbia affrontato la questione dei migranti della nave Diciotti.

Solidarietà a Salvini e appoggio ai magistrati

Inoltre Di Maio si è soffermato sull’iscrizione di Matteo Salvini nel registro degli indagati da parte della procura di Agrigento. Ha concesso massimo appoggio sia al leader della Lega sia ai magistrati. Attacchi frontali all’Unione Europea, ad Autostrade per l’Italia, ai Benetton e al Pd. Parole dolci per la maggioranza di governo. Da Di Maio è stata definita una squadra in cui tutti danno il loro apporto con la massima trasparenza. Infine la promessa di provare a ridurre la soglia di povertà.

Reddito di cittadinanza in autunno

La soluzione è l’introduzione del reddito di cittadinanza. “L’abbiamo promesso in campagna elettorale, ci proveremo con tutte le nostre forze”. L’apertura e gran parte del videomessaggio in diretta Facebook, però, è incentrato sul caso Diciotti. “Abbiamo dato il permesso allo sbarco degli immigrati – ha detto Di Maio – perché una parte verrà destinata all’Irlanda, un’altra all’Albania e un’altra ancora alla Conferenza Episcopale italiana, quindi se ne occuperà la Chiesa. Per noi è una grande vittoria, perché da anni lottavamo per la ridistribuzione dei flussi migratori”.

L’amarezza per il ponte Morandi e l’attacco ad Autostrade per l’Italia

Il discorso, poi, si è spostato su Salvini. “Al momento non ci sono i presupposti affinché smetta i panni di ministro dell’Interno – ha detto Di Maio – la sua iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto. In passato mi sono espresso in altri termini su Angelino Alfano, perché il Movimento Cinque Stelle chiedeva le dimissioni dell’ex ministro dell’Interno in quanto Angelino Alfano. A parte le battute, abbiamo piena fiducia nella magistratura. Sarà la storia a rivelare la verità”. Una punta di amarezza, inoltre, nei commenti sulla tragedia di Genova. “Non capisco come mai il dramma del ponte Morandi sia già sparito dal dibattito pubblico. Per il governo la ricostruzione dovrà essere effettuata da un’azienda di Stato. Così terremo tutto sotto controllo”.

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