Manovra, clima teso con l’Unione Europea in vista dell’Ecofin. Dl Salvini sbarca al Senato

Roma – Lunedì si preannuncia un’altra giornata difficile per la politica e l’economia italiana. Dal Veneto alla Sicilia si contano i danni del maltempo, mentre a Bruxelles i ministri di Eurogruppo ed Econfin si riuniranno per discutere le leggi di Bilancio arrivate dalle varie capitali. Da quanto è emerso nei giorni scorsi, diversi Paesi del Nord Europa hanno tutta l’intenzione di censurare, come già ha fatto la Commisisone Ue, la manovra firmata dal governo giallo-verde.

La missione di Giovanni Tria, ministro dell’Economia di certo più dialogante rispetto ai vicepremier espressione di M5S e Lega, non sarà facile. Tria potrà forse contare su un’interlocuzione più morbida se prospetterà correzioni in corsa. O se tenterà la trattativa facendo notare come l’Italia sia stata colpita da una serie di eventi funesti – da ultimo il maltempo, prima il crollo del Ponte Morandi.

L’obiettivo sarebbe negoziare le singole voci da far entrare nell’ormai famigerato conteggio per il deficit. Il vicepremier leghista Matteo Salvini, da parte sua, ha però già lanciato un messaggio preciso: “Con quello che sta succedendo a Belluno e Palermo, per quello che mi riguarda la letterina dell’Europa finisce in archivio“, ha scandito dai territori alluvionati

La domenica flagellata dal maltempo è passata con il premier Giuseppe Conte volato in Sicilia e il vicepremier Salvini nel Nordest, per osservare i danni e iniziare a disegnare gli interventi più urgenti. L’altro vicepremier, Luigi Di Maio, per ora resta lontano, in Cina per una missione a favore delle imprese italiane.

Lunedì, nell’Aula del Senato, inizierà la discussione sul dl Sicurezza

Il dl, vera e propria bandiera di Salvini su cui una manciata di pentastellati hanno annunciato battaglia. Altro fronte caldo, poi, riguarda il pacchetto che i pentastellati chiamano ‘Spazza Corrotti’, su cui le commissioni Affari costituzionali e Giustizia di Montecitorio inizieranno a lavorare sempre lunedì, nel pomeriggio. Non si placano le polemiche su un emendamento voluto dai pentastellati per bloccare la prescrizione dopo il primo grado di giudizio, mentre la Lega (con il ministro Giulia Bongiorno in testa) frena.

Intervistato dal Corriere della Sera, Salvini ha rilanciato con una posizione conciliante ma ferma:

Riformiamo le prescrizione, ma facciomolo in maniera efficace

Insomma, “un emendamento presentato dalla sera alla mattina non è necessariamente il modo migliore di farlo“.

Ci sono tutti gli elementi per nuove polemiche, che non si placano nemmeno sul Tap, il cui iter “è stato concluso il 9 marzo, dopo le elezioni”, ha spiegato il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, che ha dovuto fare retromarcia e dire sì, suo malgrado, all’opera. “Sapevamo che erano stati stipulati dei contratti di acquisto e vendita di gas, ma sono privati – ha detto -. Non potevamo sapere prima il valore di questi contratti“.

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