Brexit, a Londra una catena umana per chiedere la difesa dei diritti

Riuniti su Whitehall, i dimostranti hanno consegnato alla sede del governo una lettera per la prima ministra Theresa May

LP / AFP PHOTO / Niklas HALLE'N

REGNO UNITO (LaPresse/AFP) – Centinaia di cittadini europei residenti nel Regno Unito e di britannici stabilitisi in altri Paesi dell’Ue hanno formato oggi una catena umana davanti a Downing Street, a Londra. Una catena umana per chiedere al governo britannico di garantire i loro diritti nell’ipotesi in cu si dovesse giungere a una Brexit senza un accordo con l’Unione europea.

L’ipotesi di una Brexit senza l’accordo con l’Ue

Riuniti su Whitehall, l’arteria di Londra che attraversa il quartiere dei ministeri, i dimostranti hanno consegnato alla sede del governo una lettera per la prima ministra Theresa May. In questa lettera i cittadini chiedono alla prima ministra di “rispettare le promesse politiche che sono state fatte loro. Qualunque sarà l’esito dei colloqui”. Colloqui attualmente in corso fra i vertici di Londra e Bruxelles.

La protesta dei cittadini e la richiesta al governo britannico

“Non siamo moneta di scambio, siamo cinque milioni di persone ed è il momento che veniamo trattati come tali”. E’ ciò che si legge nel testo, firmato dal gruppo di pressione the3Million che difende gli interessi degli europei nel Regno Unito. E dalla coalizione British in Europe che rappresenta i britannici che vivono nell’Ue. Documento sottoscritto anche dal sindacato britannico Unison.

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