MILANO (LaPresse/Finanza.com) – Borsa, Piazza Affari corre con le banche e lo spread torna a 253. Giro di boa di metà settimana a spron battuto per Piazza Affari, che dopo lieve flessione di martedì chiude gli scambi in netto progresso. L’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,63% a quota 19.477 punti sotto la spinta del settore bancario, in deciso recupero dopo la debolezza delle ultime due sedute. Fatta eccezione per quello di Londra, che ha vitso il Ftse-100 segnare un arretramento dello 0,47% a 6862,68 punti, i mercati non hanno battuto ciglio all’esito del voto sull’accordo per la Brexit, bocciato dal parlamento del Regno Unito.
Il Dax di Francoforte ha infatti chiuso in moderato rialzo dello 0,28% a 10.922, 54 punti, così come il Cac40 di Parigi (+0,44% a 4,806,99 punti) e l’Ibex di Madrid (+0,49% a 8.893,60 punti). Tornando all’Italia, buone indicazioni arrivano anche sul fronte dello spread, che dopo un’apertura in calo a 262 punti è andato raffreddandosi fino ai 253 della chiusura, col rendimento del decennale italiano al 2,75% sul mercato secondario.
Borsa, a fare la voce grossa sono le banche
Per quanto riguarda l’azionario, a fare la voce grossa dopo una seduta difficile sono state le banche. Con Unicredit in prima fila (+5,82% a 10,64 euro). Questa mattina l’istituto di piazza Gae Aulenti ha rimarcato che in virtù delle azioni intraprese e tenendo conto delle dinamiche del portafoglio di crediti deteriorati, ritiene che il dialogo normativo con la BCE possa portare a un impatto basso, a una sola cifra in termini di punti base, sul suo Cet1 in riferimento alla copertura aggiuntiva del suo stock di crediti deteriorati, per ogni anno fino al 2024, data indicata dalla Bce nella sua comunicazione.
A completare il quartetto dei migliori titoli del Ftse Mib sono poi altri tre istituti di credito: Finecobank (+5,63% a 9,98 euro), Ubi Banca (+3,81% a 2,42 euro) e Intesa Sanpaolo (+3,73% a 2,03 euro), con Ca’ de Sass che ha oggi presentato a Milano le sue iniziative per favorire la crescita delle Pmi. E’ poi tornato sotto i riflettori il titolo Telecom Italia, con un balzo del 2,47% in area 0,515 euro. Mentre Mediaset ha segnato un moderato ribasso dello 0,68% a 2,94 euro nella giornata in cui si è appreso che Fininvest ha incrementato al 43,7% la propria quota nel capitale. A segnare il peggior calo di giornata sull’indice principale è comunque Campari, che arretra dell’1,36% a 7,61 euro.