Reddito di Cittadinanza, Ocse: “Efficacia solo se ci sono migliori programmi di formazione e ricerca”

Il bilancio 2019 persegue giustamente l’obiettivo di assistere i cittadini poveri, ma gli effetti positivi sulla crescita dovrebbero essere scarsi, in particolare a medio termine. Il nuovo reddito minimo garantito (Reddito di Cittadinanza), che sostituisce il Reddito d’Inclusione (REI), stanzia fondi supplementari significativi per i programmi di contrasto alla povertà

ROMA – Il bilancio 2019 persegue giustamente l’obiettivo di assistere i cittadini poveri, ma gli effetti positivi sulla crescita dovrebbero essere scarsi. In particolare a medio termine. Il nuovo reddito minimo garantito (Reddito di Cittadinanza), che sostituisce il Reddito d’Inclusione (REI), stanzia fondi supplementari significativi per i programmi di contrasto alla povertà. Tuttavia la sua efficacia dipenderà in misura cruciale da sostanziali miglioramenti dei programmi di formazione e ricerca di lavoro. E’ quanto si legge nel rapporto economico Ocse per l’Italia.

Lo scopo

 Il trasferimento e le norme di ammissibilità del Reddito di Cittadinanza, spiega l’Ocse, “dovranno garantire che gli incentivi al lavoro siano rafforzati e non indeboliti”. Il livello del trasferimento previsto “rischia di incoraggiare l’occupazione informale e di creare trappole della povertà. La condizionalità che i trasferimenti siano subordinati a patti d’inclusione sociale e di occupazione ben concepiti e monitorati è essenziale per la transizione dei beneficiari verso l’occupazione. L’introduzione di un sistema di assistenza ai lavoratori e l’abbassamento delle prestazioni del reddito di cittadinanza a circa il 70% della linea di povertà relativa (il 50% del reddito mediano nazionale equivalente) contribuirebbe ad accrescere l’occupazione, in particolare nelle regioni in ritardo di sviluppo, proteggendo le famiglie dalla povertà”.

LaPresse

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