MILANO – Milano, sequestrati beni per 1 milione di euro ad un capo ultras del Milan. Nell’ambito dell’attività di prevenzione delle commistioni tra mondo ultras e criminalità organizzata, oggi la Divisione anticrimine della questura di Milano ha eseguito un provvedimento di sequestro ai sensi del Codice antimafia nei confronti di Luca Lucci, classe 1981. Attivo nel traffico di droga, con precedenti specifici e per reati contro la persona, esponente di spicco del tifo organizzato milanista. Il sequestro è emesso dal Tribunale, sezione Misure di prevenzione, che ha accolto la proposta della questura.
LuccI nel maggio del 2018 arrestato dalla questura di Milano. Per spaccio di droga in concorso con altri pregiudicati, reato per cui è condannato. Disposto il sequestro di un complesso immobiliare di recentissima costruzione di due piani con autorimessa. Ma anche di un’Audi Q5, dei conti correnti e della gestione di un locale, storico ritrovo degli ultras del Milan. Per un valore è di circa un milione di euro. Si tratta della prima applicazione in Lombardia di una misura di prevenzione patrimoniale a un esponente delle tifoserie organizzate.
Lucci, scrive la Questura, “fin dalla giovane età ha stretto consolidati legami con la criminalità organizzata. Legata al mondo del traffico di stupefacenti e inoltre annovera precedenti per gravi reati contro la persona, in relazione alla sua appartenenza al mondo ultras”. A seguito degli accertamenti patrimoniali è emerso che, nonostante risultasse svolgere l’attività di elettricista, in realtà aveva come principali fonti di sostentamento il traffico di droga.
(LaPresse)