L’accordo sulle nomine ai vertici dell’Ue non c’è ancora: i governi non hanno trovato la quadra, ma sul tavolo resta Frans Timmermans tra i più accrediti per guidare la Commissione.
Il criterio della scelta che si vuole seguire è quello dello Spitzenkandidat: i partiti che hanno partecipato alle europee avevano indicato chi inserire nei ruoli chiavi prima del voto, con lo scopo di cercare di avvicinare gli elettori alle scelte politiche dell’Ue. Ma per Giuseppe Conte le nazioni devono mostrare più flessibilità: “Lo Spitzkandidat sta incontrando difficoltà. Mi sembra un po’ difficile rimanere legati solo a questo criterio”.
Il premier ha smentito l’esistenza di un patto di Osaka, stretto al G20,che avrebbe previsto Timmermans alla Commissione, Manfred Weber al Parlamento e un francese per la Bce.
Ieri le trattative sono durate oltre 12 ore: dopo la fumata nera sono riprese questa mattina.