MILANO – La Boeing è destinata a perdere il suo posto come più grande produttore al mondo a favore di Airbus dopo un predominio durato oltre sette anni. Alla base di questa situazione, come scrive il Wall Street Journal, gli incidenti che hanno coinvolto il suo velivolo 737 MAX che hanno avuto come conseguenza la messa a terra di questo aereo con un calo delle consegne di oltre un terzo nella prima metà del 2019. Il produttore americano ha consegnato 239 aerei di linea ai clienti tra gennaio e giugno, con una calo del 37% in un anno.
Drastico calo di vendite della Boeing
Solo nel secondo trimestre, le consegne di aerei civili della Boeing sono calate di circa il 54 percento a 90 unità, contro le 194 nello stesso periodo dell’anno precedente. La flessione ha provocato non pochi problemi a Boeing. L’eterno rivale europeo Airbus adesso è sulla buona strada per sorpassare il colosso a stelle e strisce e privarlo quest’anno e per la prima volta del titolo di costruttore di aerei più grande del mondo in termini di consegne.
L’esclusione dei 737 Max
Il 737 MAX, il più venduto gigante aerospaziale statunitense è stato escluso dai voli da parte dei regolatori della sicurezza per quasi quattro mesi, molto più a lungo di quanto Boeing, i suoi investitori e le compagnie aeree si aspettavano.
Precipitano i bilanci
La crisi di Boeing avrà effetti anche anche sui conti di American Airlines che ha avvertito che il divieto di volo del 737 MAX da metà marzo dopo i due incidenti che causarono 346 morti peserebbe per 185 milioni di dollari sui suoi bilanci nel solo secondo trimestre. Ad aprile, American Airlines ha riferito che la crisi 737 MAX sarebbe costata un totale di poco più di 350 milioni di dollari nel 2019.
Se il vettore ha stimato che l’impatto finanziario sarebbe stato di 115 milioni nell’attuale terzo trimestre, non ha fornito alcuna stima per il quarto trimestre. Tuttavia, gli esperti sottolineano che un ritorno al servizio di 737 MAX potrebbe arrivare solo a dicembre.
(AWE/LaPresse)