Tutti felici e contenti

Mentre una buona parte di Italia era concentrata a dare il suo contributo a questo antichissimo rito tribale collettivo quasi secolare che prende il nome di Sanremo, quella minoranza disinteressata composta da persone che ne acquisiscono per induzione le nozioni basilari per sostenere una conversazione di cortesia (“Ah sì, Achille Lauro… eh, San Francesco… sì ma Rita Pavone che grinta alla sua età… uà, ‘o vero Al Bano e Romina cantano ancora?”) si imbatte in storie che sono materiale di risulta della cronaca, che sbracciano per farsi spazio e approfittano di qualche piega libera tra le maglie dell’informazione.

Ed è per questo che ancora una volta ci troviamo a parlare non di Elodie, non di Tiziano Ferro, non di Fiorello ma di come bisogna fare attenzione a ciò che un utente qualunque scrive su Facebook.

Questa volta il “colpevole” è Francesco Martucci. Volontariamente, o meno, non è nelle nostre corde e nelle nostre competenze dirlo. Ingenuamente, quello sicuramente sì.
Ricostruiamo i fatti. Il 4 febbraio, a poche ore dall’esordio di Amadeus alla conduzione del Festival, il Martucci – notissimo e talentuoso ristoratore casertano – affida al social network più famoso del mondo una storiella che, raccontata da chiunque altro al bar, avrebbe avuto il sapore della leggenda, del tipo: “Ve lo ricordate quel giorno che Martucci mise al posto suo la Ferragni?”.

Invece non va così. Il post (prontamente rimosso, ma ricordate che Internet è come il nord di Game of Thrones, “non dimentica”) recita così: «Chiara Ferragni: Buona sera vorrei prenotare un tavolo da lei, ha un privée? E io: no Chiara, non abbiamo privée. Per noi i clienti devono essere trattati tutti allo stesso modo».

Applausi a scena aperta. Abbasso i privilegi. Abbasso la Kasta! Ferragnez al soldo dei poteri forti! La sinistra riparta da Martucci!

Una storia talmente assurda da sembrare vera. E infatti… non lo è. Perché bisogna fare un altro salto indietro e cambiare social. Passiamo da Facebook a Instagram e scopriamo che la coppia più odiata dagli haters pubblica delle foto in cui la influencer per eccellenza Chiara Ferragni chiede se il suo marito e cantante Fedez sia bello e adorabile. Geolocalizzandosi a Los Angeles.

Tutta una finzione per nascondere il loro vero intento di cenare indisturbati a Caserta? Risulta difficile crederlo. Soprattutto quando nelle stories è chiaro che la Ferragni stia bighellonando in bar dalle parti di Hollywood.

Insomma, il sapore è quello della bufala. Bufala che la stessa Ferragni cita, come esempio di buona cucina, liquidando con una battuta gli echi della vicenda che arrivano dal Belpaese. Evitando, quindi, inutili strascichi.

Dal canto suo, Martucci ha subito corretto il tiro dopo il post: “Io ero semplicemente felice che un personaggio famoso (o chi ne fa le veci, o magari era uno scherzo) avesse chiamato in pizzeria per un tavolo. […] Ho semplicemente risposto che non avevo quel servizio. E ho semplicemente detto la verità. Non ho mai voluto fare differenze”. Aggiunge: “Ci tengo a precisare che non ho rifiutato nessuno e mai mi permetterei. È brutto vedere odio. Perché la vita è bella. Fatevene una ragione”.

Così vissero tutti felici e contenti. I Ferragnez continuano a fare i vip a Los Angeles. Martucci ha avuto un bel ritorno in visibilità senza ricorrere a pubblicità a pagamento. Sanremo continua a essere Sanremo, come recitava il jingle. E io ripenso a un altro esperimento social, quello di Giacomo Hawkman che solitamente non mi fa impazzire ma che in una serie di video virali ha invitato le persone a esprimere la loro opinione sul personaggio pubblico di turno, anche con parole grosse, per poi trovarselo alle spalle. Incluso Fedez. “E vedere di nascosto l’effetto che fa”.

Enrico Parolisi (esperto di comunicazione digitale)

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