L’orgoglio grillino fa flop: solo in 4mila in piazza a Roma. Patuanelli assicura: “Il governo non cade”

“Mollate il privilegio”, si legge su uno dei tanti cartelli alzati dagli attivisti. “Insieme siamo una forza, no alle alleanze”, urla qualcun altro contro il Pd, neoalleato di governo

ROMA –Onestà, onestà, onestà”. I grillini lo intonano a più riprese, ma suona più come il canto del cigno del Movimento 5 Stelle. A piazza Santi Apostoli a Roma i pentastellati tornano in strada, armati di bandiere bianco-gialle e di cartelli. In quella piazza c’è un po’ tutto, quello del taglio ai vitalizi sembra essere più una scusa. Nella capitale ci va chi vuole ritrovare l’orgoglio di un tempo, si trova chi ancora se la prende con i vecchi partiti brutti e cattivi, chi semplicemente continua ad essere contro un sistema di cui i grillini di oggi fanno pienamente parte. “Noi non ci arrendiamo”, esclama qualcuno. “Mollate il privilegio”, si legge su uno dei tanti cartelli alzati dagli attivisti. “Insieme siamo una forza, no alle alleanze”, urla qualcun altro contro il Pd, neoalleato di governo.

Il canto del cigno grillino

Insomma, la manifestazione M5S “Mai più vitalizi” ha un sapore surreale. C’è del bello, c’è l’orgoglio ferito di chi vuole riprendere le redini di un partito smarrito nei toni e nel linguaggio oltre che nella politica. Ma rischia di essere l’ultimo atto di una forza tra qualche mese dovrà gioco o forza affrontare un congresso, scegliere se allearsi o no definitivamente con il Pd e il centrosinistra. La scissione, e l’implosione, sono rischi dietro l’angolo. Ma soprattutto, il Movimento è al governo. Lo è da due anni, prima con la Lega e poi con i dem. Tornare in piazza rischia somiglia ad un controsenso di tafazziana memoria. Tant’è.

Patuanelli: “Il governo va avanti”

Il ministro Patuanelli in piazza assicura: “Il governo durerà fino al 2023”. Ma gli insulti degli attivisti contro Italia Viva e Matteo Renzi non mancano. Nemmeno qualcuno contro il Partito democratico. Insomma, c’è tanta confusione. Tra i big in piazza anche la vicepresidente del Senato Paola Taverna e il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra. Circa 4mila le persone arrivate da tutta Italia. Un po’ pochine. Intanto Giuseppe Conte osserva, non senza un pizzico d’ansia, il partito di maggioranza relativa in Parlamento scendere in piazza. Tra il M5S in questa paradossale situazione e Renzi che continua a tirare bordate, il governo rischia sempre più.

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