ROMA – Ammontano a 128.343 i positivi nel mondo. Una vera e propria pandemia, com’è stata definita dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ma mentre nel nostro Paese continuano ad aumentare i contagi, con 12.839 persone risultate positive al virus per un totale di 15.113, in Cina le cose sembrano andare molto meglio, così come in Corea del Sud, entrambi i paesi hanno superato il picco dei contagi. Aumenta invece il bilancio dei decessi in America: 41.
Cina
Il livello delle guarigioni è sensibilmente aumentato, raggiungendo la soglia dell’80% mentre nel Paese asiatico nella giornata di ieri si sono registrati ‘solo’ 8 casi da contagio e 7 morti per un totale di 3.176 di cui 6 provenienti dalla provincia dell’Hubei, l’epicentro dell’epidemia. Mentre sono 1.318 i pazienti dimessi dagli ospedali che portano le guarigioni complessive a 64.111, pari a quasi l’80% (79,33%) degli 80.813 contagi finora accertati.
In Corea del Sud
Migliora anche la situazione in Corea del Sud dove risultano più guariti che nuovi contagi. A dare la notizia direttamente le autorità di Seul: 110 nuovi casi.
America preoccupata
Sale l’apprensione nel nuovo continente dovesi attende che la pandemia incrementi in maniera sostanziale il numero dei contagi. Intanto si segnala 1 morto in Kansas con il bilancio dei morti che sale a 41 per un totale di oltre 1.600 contagi. I n Canada cominciano a registrarsi i primi casi: la moglie del premier canadese Justin Trudeau è risultata positiva
Sospesi i voli
In Argentina dal prossimo martedì saranno sospesi i voli da Usa, Europa e Cina. Lo ha comunicato il presidente Alberto Fernandez dopo aver sottoscritto un decreto in base al quale si dispone la sospensione per 30 giorni dei voli verso l’Argentina da Paesi a rischio coronavirus, fra cui Usa, Europa, Cina, Iran, Giappone e Corea del Sud. Il decreto comprende anche la dichiarazione di emergenza sanitaria nazionale per un anno oltre all’obbligo di quarantena per chi rientra in Argentina dopo aver visitato uno dei Paesi a rischio. Stop ai voli anche in Bolivia: lo conferma la presidente ad interim Jeanine Anez, che aggiunge ulteriori provvedimenti per far fronte all’emergenza, come il controllo sanitario per quanti entrino nel Paese. Chiuse le scuole fino al 31 marzo e stop a tutti gli eventi pubblici di massa “con la partecipazione di più di 1.000 persone, quali concerti di musica, eventi culturali e altri simili”
Germania nel panico
Anche nel Paese della Merkel si complica la situazione: A Berlino sono state chiuse le scuole. Il provvedimento è stato reso noto da dal sindaco Michael Mueller