DeMa mette sul tavolo le Partecipate: nove poltrone per elezioni e Bilancio

Il sindaco ha due obiettivi: tenere unita la maggioranza arancione e favorire la corsa della Clemente alle Comunali. Trattative avviate con i dissidenti Andreozzi, Solombrino e Zimbaldi. Mani tese a Guangi di Fi e al dem Esposito

Foto Fabio Sasso / LaPresse In foto: Luigi de Magistris

NAPOLI (Diego Semola) – Tre partecipate, almeno nove poltrone. E, se c’è bisogno, qualche posticino in qualche consiglio d’amministrazione già formato. E’ questo il piano finale di Luigi De Magistris, messo in campo dal sindaco per raggiungere tre obiettivi. Il primo, il più urgente, è quello di garantirsi l’approvazione del Bilancio che, salvo proroghe, dovrebbe essere votato in consiglio comunale entro la fine di maggio. Il secondo scopo, invece, è squisitamente politico-elettorale: dividere con il ‘manuale Cencelli’ le aziende municipali per garantire ad Alessandra Clemente una coalizione più competitiva alle Comunali. L’ultimo traguardo, il più complicato da raggiungere, è quello di riuscire a sedersi al tavolo del centrosinistra.

Rivoluzione aziendale: Anm, Abc e Napoli Servizi

Il ‘piano DeMa’ prevede una sorta di rivoluzione a 360 gradi in almeno tre grandi aziende partecipate. L’Anm, in questo momento in pieno piano concordatario di rientro e guidata dall’amministratore unico Nicola Pascale, avrà un consiglio d’amministrazione a tre. Un’operazione che va di pari passo alla fusione annunciata e in via di sviluppo con la Napoli Hodling. A guidare l’azienda ci sarà, pare, Amedeo Manzo. Poi una poltrona assicurata in Cda allo stesso Pascale ed una donna a completare il managment. La stessa e identica operazione dovrebbe vedere la luce in Napoli Servizi e in Abc, la partecipata dell’acqua pubblica. L’estromissione dell’ormai ex amministratore Sergio D’Angelo (che intanto si è candidato a sindaco ed ha rotto con De Magistris e Clemente) è il primo passo. Per queste ultime due società, però, non basterà una delibera di giunta. Il bilancio di Abc e Napoli Servizi, infatti, viene approvato ogni anno dal consiglio comunale. Un passaggio in assemblea è dunque un atto dovuto. Per l’azienda dell’acqua, infine, sembra al vaglio anche un cambio di statuto. La costituzione di un Cda a tre, infatti, dovrà essere accompagnato ad una revisione contabile, altrimenti i membri del consiglio d’amministrazione non percepiranno compensi. Non è escluso, infine, che anche il Cda di Asìa, la società della raccolta dei rifiuti, rientri in questa girandola di nomine e poltrone. Non è in discussione, però, la presidente Maria De Marco.

‘Manuale Cencelli’, il ruolo di Pd e Fi

La prima urgenza per De Magistris è tenere unita la sua maggioranza. C’è bisogno di contrattare ogni singolo passaggio con le due anime di Dema, quella oggi legata alla Clemente e i dissidenti vicini all’ex assessora Eleonora De Majo, che trovano il loro riferimento in consiglio comunale nel capogruppo arancione Rosario Andreozzi. Al tavolo delle trattative, poi, saranno seduti i consiglieri Vincenzo Solombrino, Luigi Zimbaldi, Anna Ulleto e il ‘figliol prodigo’ Gabriele Mundo, rientrato di fatto in maggioranza. Sono i quattro che ad oggi forniscono meno garanzia sia per il Bilancio che per le prossime elezioni. Fitto il dialogo anche con il consigliere di Forza Italia Salvatore Guangi e con il caldoriano Mimmo Palmieri. De Magistris ha un debito politico nei loro confronti, i due hanno salvato la giunta garantendo l’approvazione dell’ultimo documento economico di Palazzo San Giacomo. E poi c’è il Partito democratico. Sembra che i due consiglieri dem Aniello Esposito e Salvatore Madonna non resteranno a guardare. E anzi, il sindaco è molto interessato a trovare con loro un’intesa di massima sulla rivoluzione delle Partecipate prossima avvenire. I problemi però sono dietro l’angolo. Accontentare tutti è impossibile. Così come la fattibilità tecnica di queste operazioni non è così semplice. Fatto sta che l’ex pm e i suoi fedelissimi si sono lanciati in questa nuova ‘avventura’ sicuri di ottenere ottimi risultati. Le poltrone sono servite in tavola, vedremo chi saranno i commensali.

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