ROMA – “Un’Italia senza figli è un’Italia che non ha posto per il futuro, che lentamente finisce di esistere”. Lo dice il premier Mario Draghi agli Stati generali della Natalità. “Per decidere di avere figli, i giovani hanno bisogno di un lavoro certo, una casa e un sistema di welfare e servizi per l’infanzia. In Italia, purtroppo, siamo molto indietro su tutti questi fronti. I giovani fanno fatica a trovare lavoro. Quando ci riescono, devono spesso rassegnarsi alla precarietà – aggiunge – Sono pochi e sempre meno quelli che riescono ad acquistare una casa.
La spesa sociale per le famiglie è molto più bassa che in altri Paesi come la Francia e il Regno Unito. Già prima della crisi sanitaria, l’Italia soffriva di un preoccupante e perdurante declino di natalità. Nell’anno della pandemia si è ulteriormente accentuato. Nel 2020 sono nati solo 404.000 bambini. È il numero più basso dall’Unità d’Italia e quasi il 30 per cento in meno rispetto a dieci anni fa. Sempre nel 2020, la differenza tra nascite e morti ha toccato un record negativo: 340.000 persone in meno. Oggi metà degli italiani ha almeno 47 anni – l’età mediana più alta d’Europa”.
(LaPresse)