Calcio, Sarri: “A Roma subito santificati a fenomeni. Serve lavoro”

"Deluso dal centrocampo? A Roma c'è la tendenza a santificare a fenomeni troppo velocemente. Serve il lavoro".

ROMA – “Deluso dal centrocampo? A Roma c’è la tendenza a santificare a fenomeni troppo velocemente. Serve il lavoro”. Così il tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, alla vigilia del match contro la Fiorentina. “Erano abituati a giocare con tre centrali e due esterni che garantivano coperture laterali, una sottopunta che partecipava -aggiunge Sarri-. Se giochi con tre punte e crei più campo da coprire si complica un po’ la vita. A tratti diamo la sensazione di arrivare sempre secondi sulla palla, i dati direbbero il contrario. Sprechiamo energie, se mettiamo a puntino le cose facciamo lo stesso lavoro con un dispendio minore”. “Per risolvere il problema va presa prima di tutto coscienza di avere un problema. Abbiamo tirato giù dei dati da maggio dello scorso anno. C’è una ripetitività di certe situazioni. Diminuisce sempre l’intensità dopo gare importanti. Il primo passo è la presa d’atto di incapacità di rimanere su certi livelli o vicino a questi. Il fatto che avvenga con squadre di seconda fascia ci fa pensare che dobbiamo essere più umili. Abbiamo buoni giocatori ma devono lavorare”, ha aggiunto Sarri.  “Il ritiro? Questo è un momento di riflessione, sentendo parlare i ragazzi, andando a scavare abbiamo visto che questi alti e bassi si ripetono da un anno e mezzo e quasi sempre si verificano contro squadre di seconda fascia, ci deve portare a riflessioni e correzioni. Vuol dire che alla base c’è qualcosa di sbagliato negli approcci di certe gare, spesso si verificano alla terza gara”. “Vedendo i dati non c’è troppa differenza tra prima e terza partita, forse c’è l’abitudine a non tenere le energie nervose per tempo prolungato. Si deve lavorare su questo”, ha aggiunto.

“Per risolvere il problema va presa prima di tutto coscienza di avere un problema. Abbiamo tirato giù dei dati da maggio dello scorso anno. C’è una ripetitività di certe situazioni. Diminuisce sempre l’intensità dopo gare importanti. Il primo passo è la presa d’atto di incapacità di rimanere su certi livelli o vicino a questi. Il fatto che avvenga con squadre di seconda fascia ci fa pensare che dobbiamo essere più umili. Abbiamo buoni giocatori ma devono lavorare”, ha aggiunto Sarri.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome