Ue, von der Leyen visita Asml: “Raddoppiare quota mercato chip entro il 2030”

"Asml è una delle aziende tecnologiche più importanti al mondo. È uno dei principali attori nella catena del valore globale per i semiconduttori. Ed è essenziale per i produttori di chip in tutto il mondo".

. (AP Photo/Patrick Semansky)

BRUXELLES – “Asml è una delle aziende tecnologiche più importanti al mondo. È uno dei principali attori nella catena del valore globale per i semiconduttori. Ed è essenziale per i produttori di chip in tutto il mondo. La tecnologia e le macchine progettate da Asml aiutano a produrre chip a Singapore, Corea o Stati Uniti, solo per citarne alcuni. Questa società svolgerà un ruolo importante nei nostri sforzi per rendere l’Europa più competitiva e più sovrana nel settore tecnologico. Questo è l’obiettivo dell’European Chips Act, che proporremo nella prima parte del prossimo anno”. Lo ha detto la presidenza della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine della sua visita alla Asml, ad Eindhoven, in Olanda.

“Il nostro obiettivo – ha sottolineato von der Leyen – è che l’Europa raddoppi la sua quota di mercato nei chip entro il 2030, anche nei chip più innovativi. Ciò significa raggiungere il 20% della quota di mercato globale. Oggi siamo al 10%. E l’Europa ha le carte in regola per arrivarci. In primo luogo, abbiamo bisogno di un maggiore coordinamento tra le attività di ricerca in questo settore. E dobbiamo far corrispondere la ricerca alle esigenze dell’industria. In secondo luogo, dobbiamo migliorare nella progettazione dei chip. Terzo, dobbiamo aumentare la capacità di produzione dei chip. Ed è importante coordinare il supporto che forniamo alle aziende per sviluppare questa capacità produttiva aggiuntiva”. “Quarto – continua von der Leyen – abbiamo bisogno di una maggiore cooperazione con l’industria, che svilupperà nuovi prodotti europei che utilizzeranno chip all’avanguardia. E questo significa posti di lavoro più qualificati e nuovi mercati per le nostre aziende. L’aumento della produzione europea di chip è positivo per l’Europa, poiché ciò significa una minore dipendenza da alcuni paesi dell’Asia orientale. È anche un bene per il mondo, poiché significa catene di approvvigionamento più diversificate. L’intero settore beneficerà dell’European Chips Act. Inoltre, l’Unione europea nei prossimi anni investirà notevolmente nel settore digitale. Fino a 200 miliardi di euro dal nostro Piano di ripresa Next Generation Eu finanzieranno gli sviluppi in questo settore. Lavoriamo insieme per rendere questo un successo europeo”.

LaPresse

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