Tartarughe minacciate da clima e rifiuti

© LAPRESSE - Angel Medina G
© LAPRESSE - Angel Medina G

NAPOLI – Animali minacciati dal clima e dall’uomo. Ogni anno 25mila tartarughe marine finiscono nelle reti a strascico. Ieri, in occasione del World Sea Turtle Day il Wwf ha pubblicato un report dedicato a questi straordinari rettili marini, e all’impegno per salvarli. Da oltre 25 anni il Wwf è impegnato nella conservazione di questi straordinari animali, e lo fa attraverso un’ampia attività di ricerca, monitoraggio, tutela dei nidi, recupero e riabilitazione di tartarughe grazie a specifici progetti approvati e autorizzati dal Ministero dell’Ambiente, oggi MITE (Ministero della Transizione Ecologica).

BIODIVERSITà in italia

Il Mediterraneo ospita tre specie di tartaruga marina: la tartaruga comune (Caretta caretta), la tartaruga verde (Chelonia mydas) e, sebbene più rara, la tartaruga liuto (Dermochelys coriacea). Queste nidificano soprattutto sulle coste orientali del bacino, mentre la tartaruga comune Caretta caretta è l’unica che nidifica regolarmente lungo le coste italiane (soprattutto nelle regioni meridionali). Negli ultimi cinque anni (2016-2021) è stato registrato un aumento nel numero dei nidi che, tuttavia, rappresentano solo alcune decine di unità dei circa 8 mila dell’intero Mediterraneo. I mari intorno all’Italia, invece, rivestono una grande importanza per la popolazione di Caretta caretta del bacino: quello Adriatico, per esempio, è importante area di alimentazione per la specie.

ANIMALI IN PERICOLO

Il Mediterraneo è zona chiave per le tartarughe e hotspot di biodiversità, ma anche di minacce antropiche. È il mare che si sta scaldando più velocemente ed è “invaso” dai rifiuti: ogni anno, 570 mila tonnellate di plastica finiscono in mare. Questi due fattori, insieme alle attività da pesca intensiva e all’impatto con i natanti, agiscono su tutte le fasi del ciclo vitale delle specie di tartarughe marine, che nella lista Rossa della IUCN, compaiono come a rischio di estinzione (tranne la tartaruga a dorso piatto, Natator depressus, ancora classificata come Carente di Dati). Nel Mediterraneo oltre 150mila tartarughe ogni anno vengono catturate accidentalmente da ami da pesca, lenze e reti e oltre 40mila muoiono. Solo in Italia, ogni anno 25mila tartarughe marine vengono catturate da reti a strascico.

IL WWF IN CAMPO

Per celebrare la Giornata mondiale delle tartarughe marine ieri sono state liberate al largo del Porto di Bisceglie, due Caretta caretta ristabilitesi dopo un periodo di cure nel Centro di Recupero Wwf di Molfetta (Bari).  Domenica un’altra tartaruga marina, curata presso il Centro di Recupero Wwf di Policoro (Potenza) tornerà in mare grazie ai volontari del Wwf e sempre domenica 19 a Marsala (Trapani) si potranno conoscere tutti i segreti di questi splendidi rettili marini nell’incontro organizzato, dalle 10 alle 12,30 presso il South Beach, dal Wwf Sicilia. Agli appuntamenti di domenica 19 giugno si aggiunge anche la giornata Plastic Free in kayak a Maratea, con ritrovo alle ore 9 presso Spiaggia Nera.

© RIPRODUZIONE 

RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome