Napoli festeggia l’arrivo del nuovo anno con tre giorni di festa. Nel solco tracciato dall’Amministrazione comunale, con le molteplici attività già realizzate nell’ambito del progetto ‘Napoli Città della Musica’, anche le iniziative di Capodanno 2023 rispecchieranno l’idea di una capitale ricca di musica, che punta a rafforzare e migliorare l’offerta turistica.
L’idea della tre giorni, che si realizzerà per la prima volta a Napoli – unica città in Italia – si declina concretamente in una festa popolare e, allo stesso tempo, in un acceleratore di buone pratiche affinché ci sia sviluppo in chiave economica, sociale e culturale. Le principali parole chiave che accompagnano gli spettacoli sono: creatività, da trasformare in economia, ma anche nuove tecnologie che uniscono il passato al futuro; contaminazione di generi musicali da disseminare il più possibile in luoghi ‘nuovi’, nell’ottica di una città policentrica, e spazi dedicati alla musica, ponendo sempre massima attenzione a tutte le generazioni, dai bambini, ai giovani, agli ‘over’; valorizzazione delle professionalità, facendo sistema tra e per gli operatori del comparto, pensando però al turismo (musicale) con una programmazione gratuita ampia e presentata con largo anticipo; infine, sviluppo del settore pubblico, adottando un approccio inclusivo e attento ai disagi.
L’idea artistica generale è raggiungere più target possibili e per questo motivo gli spettacoli saranno trasversali: grande attenzione ai giovani con Rkomi, alle figure femminili della nuova musica napoletana di matrice cosmopolita; particolare attenzione alla tradizione attraverso la musica classica e le orchestrazioni, oltre ai sentiti omaggi ai grandi figli di Napoli come Pino Daniele, Massimo Troisi e al Maestro della drammaturgia internazionale Eduardo De Filippo. Largo spazio alla comicità mista alla musica grazie al grande spettacolo in Piazza del Plebiscito che ci accompagnerà fino al countdown della mezzanotte. Un mix di leggerezza e buon umore che ci introdurrà al 2023 nel segno della positività, volgendo un pensiero agli invisibili, come i ragazzi dell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida, e ad altri luoghi della città spesso ai margini delle azioni culturali istituzionali. Ed infine ancora spazio ai giovani: molti talenti della scena dance napoletana faranno ballare il popolo della notte fino alle prime ore del mattino del nuovo anno.
LaPresse