Ghoulam: “Vendicato l’anno dei 91 punti”

Ghoulam: "Vendicato l'anno dei 91 punti"
Ghoulam: "Vendicato l'anno dei 91 punti"

NAPOLI – Da una parte c’è il rimpianto per non essere più parte di un gruppo del quale sino all’anno scorso era stato uno dei ‘senatori’. Dall’altra però c’è la gioia di un uomo e un atleta legato al Napoli e a Napoli. Faouzi Ghoulam è l’uomo giusto per raccontare le due facce dello scudetto azzurro, dall’interno ma anche dall’esterno. Il tutto sempre mediato da un affetto che l’addio alla maglia azzurra arrivato l’estate scorsa non ha minimamente intaccato. 

Che emozioni le dà questo scudetto?

“Profondissime, incredibili. Sono stato a Napoli di recente e ne sono rimasto incantato: girando in strada c’è un’atmosfera incredibile, una magia che quasi si può toccare. Dopo 33 anni è giusto che la gente festeggi, è la loro festa e devono godarsela. E noi con loro”. 

C’è chi dice che il Napoli ha vinto solo perchè le altre hanno frenato…

“è una sciocchezza e basta guardare la classifica per rendersene conto. La verità è che gli azzurri hanno fatto una stagione eccezionale, hanno letteralmente stracciato le rivali. E anche in Champions, anche se poi si sono fermati ai quarti, hanno fatto una stagione incredibile”. 

Lei sino all’anno scorso ha vissuto dall’interno il Napoli: ci sono dei segreti dietro questa vittoria?

“è una vittoria collettiva. Di De Laurentiis, che è stato bravissimo a scegliersi collaboratori competenti. Di Giuntoli, che in un mercato difficile per l’addio di alcuni big ha saputo pescare altri giocatori che hanno fatto la differenza. Ed è merito della squadra, in tutte le sue componenti e, ovviamente, dell’allenatore”. 

Che rapporto aveva con Spalletti?

“Ottimo, come quello che del resto  ho avuto con tutti gli allenatori a Napoli. Benitez mi ha voluto e mi ha lanciato, Sarri mi ha fatto crescere, Ancelotti è uno dei più grandi allenatori di sempre e con Gattuso si è stabilito un legame umano fortissimo. Luciano è un straordinario e lo ha dimostrato: da ognuno di loro ho avuto qualcosa ma se devo citare un particolare del mister è quello di parlare in maniera diretta alla squadra, trasmetterle tutto il suo amore per il calcio e per la piazza di Napoli. La frase tutto per lei è condivisa da tutto il gruppo. E forse è questo il vero segreto di questo Napoli”. 

L’uomo copertina della squadra è Osimhen: com’era come compagno di squadra?

“Così come lo vedete. è divorato dalla voglia di affermarsi, di vincere. Victor è  un attaccante moderno che non ha una specialità: ha fisico, velocità, è forte di testa ma protegge benissimo la palla. Rispetto all’anno scorso poi ha anche guadagnato in freddezza e precisione, un top player”. 

Il suo ‘gemello’ Kvara gli ha rubato spesso la scena…

“Il georgiano è fortissimo, gioca un calcio che sembra fuori tempo ma che è in realtà modernissimo. Perchè quando hai qualità puoi fare la differenza”. 

Le pesa non aver vinto lo scudetto nell’anno dei 91 punti?

“Sì, mi brucia. Perchè quel Napoli era magnifico e se non ci fosse stata la Juventus avremmo vinto il campionato a 100 punti. Purtroppo accaddero cose che non mi va di ricordare. Mi consola però il fatto che questo Napoli discende anche da quello e che in qualche modo ci ha vendicato.E ora anche noi, ex azzurri, siamo orgogliosi della vittoria. E ce la godiamo”. 

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