NAPOLI – Il fratello 16enne di Alessio Bossis, reggente del clan De Luca Bossa, attivo nel quartiere napoletano di Ponticelli, ammazzata nel parcheggio di un centro commerciale a Volla il 24 ottobre 2022, è stato ferito a coltellate durante una lite per futili motivi. Medicato nella clinica Villa Betania, non è in pericolo di vita. Per il raid all’indirizzo del minorenne è stato arrestato un 15enne di Ponticelli. L’accusa nei suoi confronti è di tentato omicidio aggravato dai futili motivi. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri a cui sono state affidate le indagini, il fratello di Alessio Bossis è stato aggredito nei pressi del bar Mosè a Volla, Comune in provincia di Napoli dove il giovane è residente. I militari dell’Arma hanno ripercorso quello che è successo nella notte tra giovedì e ieri grazie ai filmati delle telecamere di videosorveglianza installate all’esterno del locale e alle testimonianze dei testimoni, che erano con la vittima durante l’alterco scoppiato per una parola di troppo. Pare che il 16enne ferito accoltellato e medicato alla clinica Villa Betania sia stato avvicinato da alcuni coetanei in sella a degli scooter. Uno dei centauri ha lanciato una provocazione nei confronti del fratello di Alessio Bossis, che ha risposto all’affronto. A quel punto uno dei minorenni in sella a uno scooter ha esortato il 15enne fermato per tentato omicidio a colpire la vittima con l’arma da taglio che aveva con sé. E così è stato. Dopo il raid, l’indagato si è rifugiato a Ponticelli. Rintracciato dai carabinieri, il giovane è stato interrogato. Durante l’incontro con gli investigatori, ha ammesso di aver colpito al torace il fratello di Alessio Bossis con due coltellate e di essere tornato a Ponticelli per cambiare gli abiti che utilizzava durante la rissa. In base alla confessione e gli elementi raccolti, il 15enne è stato arrestato per tentato omicidio con l’aggravante di aver colpito la vittima per futili motivi. Sequestrati tre coltelli e altri oggetti contundenti rinvenuti dai carabinieri nei pressi del luogo della rissa, dove i militari dell’Arma hanno trovato anche tracce di sangue. Il raid all’indirizzo del fratello di Alessio Bossis ha riacceso i riflettori sull’emergenza criminalità, che negli ultimi tempi sta coinvolgendo anche tanti giovanissimi.
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