NAPOLI – I poliziotti della squadra mobile cercano Giuseppe Prisco da 48 ore. Il 32enne è l’unico irreperibile dopo l’operazione, scattata l’altro ieri mattina contro il ‘cartello’ Schisa-Minichini nel quartiere di Ponticelli. I poliziotti della sezione Criminalità organizzata della Mobile ieri lo hanno cercato a casa di amici e fa- miliari al rione De Gasperi, ma non lo hanno trovato. E hanno trasmesso in serata un verbale di vane ricerche alla procura della Repubblica, che nelle prossime ore potrebbe disporre nuovi accertamenti. Intanto gli investigatori della squadra mobile, diretti da Giovanni Leuci, hanno fatto luce su tre omicidi tra il 2016 e il 2018 nella guerra tra il ‘cartello’ Schisa-Minichini e i Sarno al rione De Gasperi. I delitti di Mario Volpicelli, avvenuto a Ponticelli il 30 gennaio 2016, Giovanni Sarno, avvenuto il 7 marzo 2016
(è il fratello dei boss dei Sarno pentiti) e Salvatore D’Orsi, avvenuto sempre a Ponticelli il 12 marzo 2018.
La sanguinosa faida tra il gruppo Schisa-Minichini e i Sarno era scoppiata in seguito alla decisione dei boss Sarno di collaborare con la giustizia. Questo ha innescato una violenta reazione, con gli Schisa-Minichini che hanno stabilito la loro roccaforte nel rione De Gasperi, un tempo quartier generale dei Sarno. Una sorta di scissione. In pratica tutto è cambiato con il pentimento dei fratelli Luciano, Vincenzo e Giuseppe Sarno, che ha generato un profondo risentimento nel cartello Schisa-Minichini, all’epoca alleato con i De Luca Bossa-Aprea-Casella e i Reale-Rinaldi di San Giovanni a Teduccio. La violenta contrapposizione che ne è seguita ha fatto tremare le palazzine popolari, come dettagliato nell’ordinanza cautelare basata su diverse testimonianze di collaboratori di giustizia, come Tommaso Schisa, ex affiliato ai Minichini-Schisa, e Antonio Rivieccio. Anche la madre di Tommaso Schisa, Luisa De Stefano, ha offerto il suo resoconto agli investigatori.