Cina, altri diplomatici Usa rimpatriati per sintomi di ‘attacchi sonori’

Sono stati colpiti da misteriosi sintomi già rilevati nel Paese asiatico e a Cuba

LP / AFP PHOTO / Brendan Smialowski

Washington (LaPresse/AFP) – Altri dipendenti dell’ambasciata degli Stati Uniti in Cina sono stati rimpatriati, dopo essere stati colpiti da misteriosi sintomi già rilevati nel Paese asiatico e a Cuba, attribuiti a possibili ‘attacchi sonori’. Il dipartimento di Stato ha parlato di “varie persone” rimandate negli Usa per ulteriori verifiche mediche, dopo i test iniziali. Una squadra di medici era stata mandata a Guangzhou dopo che a un dipendente americano, che aveva segnalato di sentire strani suoni, era stato diagnosticato un trauma cerebrale. Si sono alimentati i timori che fosse stato sviluppato qualche dispositivo acustico o a microonde per condurre misteriosi attacchi. In seguito, test medici sono stati proposti ai dipendenti del governo e ai loro familiari che lo hanno richiesto, e sono tuttora in corso.

Il mistero degli “attacchi sonori”

Secondo le autorità americane, i sintomi del dipendente di Guangzhou erano simili a quelli riscontrati dai dipendenti americani a Cuba lo scorso anno. Lo scorso anno 24 diplomatici e loro familiari a Cuba erano stati vittime di questi misteriosi “attacchi”, che provocavano danni simili a traumi cerebrali. Anche diplomatici canadesi e loro parenti hanno sofferto si strane malattie. L’Avana ha negato di essere a conoscenza di qualsiasi attacco. Gli Usa hanno istituito una task force per gestire la risposta ai misteriosi attacchi in Cina e a Cuba, ha affermato martedì il segretario di Stato, Mike Pompeo.

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