Verdini: “Caro Silvio, adesso salva Forza Italia”

"La verità è una e una sola. Come sostiene da sempre Giuliano Ferrara, senza Berlusconi Forza Italia non esiste. Forza Italia è Silvio Berlusconi. Se Berlusconi sparisce, sparisce Forza Italia. Forza Italia ridotta a uno sfilatino raffermo"

Foto Fabrizio Corradetti / LaPresse 26/10/2017 Roma (Italia) Denis Verdini esce dal Senato dopo il voto finale sul Rosatellum Nella foto: Denis Verdini Ph Fabrizio Corradetti / LaPresse 26/10/2017 Rome (Italy) Denis Verdini esce dal Senato dopo il voto finale sul Rosatellum In the pic: Denis Verdini

ROMA (LaPresse) – Verdini: “Caro Silvio, adesso salva Forza Italia”. “La verità è una e una sola. Come sostiene da sempre Giuliano Ferrara, senza Berlusconi Forza Italia non esiste. Forza Italia è Silvio Berlusconi. Se Berlusconi sparisce, sparisce Forza Italia. Forza Italia ridotta a uno sfilatino raffermo”. Lo scrive nel suo editoriale sul Tempo Denis Verdini, ex braccio destra del leader di Forza Italia. “Berlusconi non può accettare che finisca così la sua storia politica. E’ un genio multiforme che ha svolto una grande funzione storica ed ha il dovere di liberarsi da questa trappola. Deve ribaltare lo schema che lo vede subalterno. E lui non può essere subalterno a nessuno. Smettendo di recitare un copione che non è il suo” aggiunge.

Verdini: “Lo hanno messo all’angolo”

“Ora lo hanno messo nell’angolo, ma non c’è più odio fra gli italiani nei suoi confronti, e questo è un vantaggio. Ha il dovere di riprovarci, per la sua storia e il suo ruolo, di togliersi la sordina e di mettere in campo il Ghino di Tacco che è in lui” continua Verdini. “Se copia Salvini, la gente sceglie l’originale. Elementare, Silvio. Se invece torna a fare il Berlusconi, quello che ha saputo per lustri parlare al cuore e al portafoglio degli italiani, che ha incarnato per vocazione e non per calcolo l’umanitarismo non peloso e il liberismo sociale, c’è un popolo pronto ancora a seguirlo e a prendere il pane dal suo forno – conclude Verdini – c’è bisogno di lui per restituire un baricentro moderato a una politica troppo inclinata sulle estreme. La luna di miele col governo finirà, com’è sempre finita, e l’elettorato è, come si dice, liquido e mutevole. Uno spazio di manovra insomma esiste. E Berlusconi è l’unico Ulisse che può entrare nella caverna dei Ciclopi e uscirne vivo. Ma non c’è più tempo di aspettare Godot”.

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